Scrutatori a designazione diretta, pioggia di accuse sul centrodestra

La riunione della commissione elettorale
La riunione della commissione elettorale
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 19 Maggio 2018, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 17:08
BRINDISI - Come in ogni occasione, torna la polemica sulla nomina degli scrutatori per le prossime elezioni amministrative. Una questione che si ripropone, a dire il vero, ad ogni tornata elettorale, dunque alle politiche, alle regionali e anche per i referendum. Ieri mattina, infatti, si è riunita la commissione elettorale composta dal sub commissario Agostino Galeone e dagli ex consiglieri comunali Giampiero Epifani, Antonio Pisanelli e Luigi Sergi. Tutti e tre, casualmente, candidati al consiglio comunale in tre delle sei liste a sostegno della candidatura a sindaco per il centrodestra di Roberto Cavalera.
 
Il primo, infatti, è in lizza con Idea per Brindisi, il secondo con la lista Udc-Brindisi Virtuosa e il terzo con Brindisi Popolare. Tutti e tre hanno deciso di optare per la designazione diretta - attingendo dall’apposito elenco comunale, all’interno del quale sono presenti circa 8mila nomi - ed hanno così scelto cento persone, 80 titolari e 20 riserve ciascuno. Il sub commissario, che ha proceduto alla scelta in nome dell’amministrazione comunale in carica, ha optato invece per il sorteggio. Questo vuol dire che dei 320 scrutatori titolari, 240 sono stati designati direttamente e solo 80 sorteggiati mentre tra le riserve sono 20 i sorteggiati e 60 i nominati.

Una scelta, quella dei tre ex consiglieri, che ha fatto insorgere tutti o quasi i candidati alla carica di sindaco. Due dei quali, tra l’altro, hanno fatto mettere a verbale tutte le loro contestazioni. Si tratta, per la precisione, del candidato della destra sovranista Massimo Ciullo e del candidato del centrosinistra Riccardo Rossi.
Ciullo, in particolare, eccepisce la mancata pubblicazione sul sito online del Comune dell’albo con l’elenco dei candidati alla nomina di scrutinatore, ritenendo invece tale incombenza obbligatoria del punto di vista della pubblicità e della trasparenza. Ma Ciullo contesta anche il fatto che l’elenco utilizzato per la scelta dei nomi «fosse stato segnato con bianchetto in corrispondenza di numerosi nominativi e che a seguito delle odierne nomine si è proceduto a marcare con penna i nuovi scrutinatori su numerose posizioni su numerose posizioni dove era presente lo sbianchettamento» e chiede di sapere se i nomi scelti fossero stati indicati da altri candidati al consiglio comunale.

Anche Rossi contesta la mancata pubblicazione dell’elenco, oltre alla mancata indicazione di un qualunque criterio alla base della scelta diretta, come ad esempio maggiore esperienza, e infine il fatto che tutti e tre i componenti “politici” della commissione elettorale facciano parte della medesima coalizione perché, spiega, «i presidenti di seggio nominano i loro vice tra gli scrutatori e questo implica che, in assenza dei presidenti, tutti i seggi siano controllati da persone tutte nominate dallo stesso schieramento». Tutte le contestazioni sono state messe a verbale.
La polemica è divampata anche sui social network dove in molti hanno commentato in maniera negativa, in alcuni casi anche piuttosto pesante, la scelta della chiamata diretta. A fornire la versione dei tre componenti della commissione ci pensa però l’ex consigliere Epifani.

«Il sub commissario - riferisce - si è espresso per il sorteggio, mentre la proposta dei tre componenti la commissione invece è stata quella di effettuare il sorteggio degli scrutatori prediligendo, tra tutti, le fasce più deboli: disoccupati, giovani, e altre categorie svantaggiate che potrebbero, attraverso la nomina di scrutatore, ottenere un piccolo aiuto, evitando quindi il rischio che vengano sorteggiate persone, che avendo già un impiego, potrebbero non avere bisogno di questo compenso».

La struttura amministrativa di palazzo di città tuttavia, prosegue Epifani, «ha risposto che per accettare la proposta andrebbe cambiato il regolamento (spero venga fatto dalla prossima amministrazione qualunque essa sia) ma non ci sono i tempi tecnici per farlo, quindi andrebbero sorteggiati i quasi 8mila aventi diritto». Per questo motivo, conclude il candidato al consiglio comunale, «si è proceduto con la nomina degli scrutatori con l’impegno dei componenti la commissione di segnalare possibilmente disoccupati, indigenti e bisognevoli».
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