Boccata d’ossigeno per la Cittadella: prorogata per 6 mesi la guardiania

Boccata d’ossigeno per la Cittadella: prorogata per 6 mesi la guardiania
di Elda DONNICOLA
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Martedì 3 Maggio 2016, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 14:18
Sono stati revocati i tredici licenziamenti dei lavoratori addetti alle pulizie e al portierato che operano all’interno della Cittadella della Ricerca. Potranno respirare un respiro di sollievo per i prossimi 6 mesi i lavoratori, ma ancora c’è da lavorare per il futuro dell’Università a Brindisi. Il rettore Vincenzo Zara continua a manifestarsi preoccupato e chiede a tutti gli enti interessati di fare la propria parte.
L’ultimo incontro in ordine di tempo si era svolto lo scorso 27 aprile presso l’Ateneo leccese tra il rettore Zara e l’assessore regionale al lavoro Sebastiano Leo. In quella sede era stato stabilito di convocare un nuovo incontro dopo aver inviato una lettera di diffida alla Provincia per invitarla a rinnovare i contratti in scadenza il 30 aprile ai lavoratori di pulizie e portierato. Con l’auspicio di trovare una soluzione per il lungo termine per il proseguo delle attività universitarie a Brindisi, era inoltre stato stabilito di invitare il Comune capoluogo ed i Comuni della provincia. E intanto la Regione si era candidata a gestire direttamente la Cittadella della Ricerca.
 
Insomma, senza girarci troppo intorno, se si vuole che l’Università resti presso la Cittadella, occorrono risorse. Per questo lo stesso rettore si era detto preoccupato. L’incontro dunque, è stato convocato per ieri mattina presso la Cittadella. «La Regione Puglia ha promesso la copertura delle spese di guardiania e pulizia – dichiara il rettore - ora è necessario che il Comune di Brindisi mantenga l’impegno economico assunto con la convenzione recentemente rinnovata». All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale Sebastiano Leo, il Direttore del Dipartimento Sviluppo economico, innovazione, istruzione, formazione e lavoro della Regione Puglia Domenico Laforgia, il capo di gabinetto della Provincia Francesco Civino, la sub commissaria del Comune di Brindisi Maria Antonietta Olivieri e numerosi studenti universitari.
In platea sono stati notati anche i rappresentanti dei Comuni di Cellino San Marco, San Donaci e San Vito dei Normanni. Solo 3 Comuni su 20.
«È positivo esser riusciti a superare le problematiche derivanti dall’applicazione della Legge Delrio con l’intervento della Regione - continua il rettore - ma a questo punto ciò che è più importante, al di là dei servizi di guardiania e pulizia, è il mantenimento di adeguati standard qualitativi dell’offerta formativa erogata a Brindisi, soprattutto nell’interesse degli studenti e delle famiglie. La partenza della nuova “coorte” di studenti dell’anno accademico 2016/2017 impegnerà l’Università a garantire adeguati servizi almeno per un triennio. Per questa ragione non è più possibile ricorrere a soluzioni tampone o a rinvii di decisioni sugli impegni economici delle realtà territoriali. La formazione di capitale umano qualificato, di cui in particolare le regioni del sud hanno necessità, richiede adeguati investimenti e una visione prospettica, che non deve limitarsi alla mera costituzione di “tavoli” che gestiscono un’emergenza ormai divenuta continua».
All’incontro di ieri ha partecipato il candidato sindaco di Brindisi Smart Riccardo Rossi. «Occorre lavorare sin da subito per  stabilizzare ed anche rafforzare la presenza dell'Università a Brindisi – afferma Rossi - il coinvolgimento della Regione è fondamentale in questo senso. All’assessore Leo ho ricordato che il bilancio regionale vale circa 8 miliardi di euro e che la Regione è sempre intervenuta con fondi propri per sostenere la presenza Universitaria anche in sedi distaccate in Puglia eccetto per Brindisi. La proroga è un primo passo».
 
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