Voto di scambio e parcheggi dell'oasi nel mirino: indagini chiuse, avviso per nove, inclusi sindaco e presidente del Consiglio

Voto di scambio e parcheggi dell'oasi nel mirino: indagini chiuse, avviso per nove, inclusi sindaco e presidente del Consiglio
di Roberta GRASSI
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Mercoledì 21 Ottobre 2020, 18:01 - Ultimo aggiornamento: 20:51

CAROVIGNO - Nove persone, tra cui il sindaco e il presidente del consiglio comunale di Carovigno, Massimo Lanzilotti e Francesco Leoci, hanno ricevuto un avviso di conclusione delle indagini preliminari per accuse a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale. 
Si tratta di una inchiesta dei pm Giovanna Cannarile e Alberto Santacatterina della Dda di Lecce e del pm Paola Palumbo della Procura di Brindisi, condotta dai carabinieri, che si è occupata della gestione del parcheggio dell'area marina protetta di Torre Guaceto. Nel corso delle indagini era stato eseguito, nel giugno scorso, l'arresto ai domiciliari di Andrea Saponaro, 48 anni, che insieme a Giovanni e Cosimo Saponaro è accusato di far parte della Sacra corona unita e di esserne il referente per il Comune di Carovigno. Secondo l'accusa il sindaco Lanzilotti e Leoci, avrebbero promesso supporto ai Saponaro per garantire loro la gestione dei parcheggi della riserva. 
Vi è anche l'ipotesi di voto di scambio: Andrea e Giovanni Saponaro, nel corso delle elezioni comunali del 10 giugno 2018 avrebbero offerto ed erogato denaro a numerosi elettori, in cambio del voto in favore delle liste che sostenevano proprio Lanzilotti, a quanto è riportato nel capo di imputazione. 
“Questa mattina mi è stato notificato il provvedimento di conclusione delle indagini in merito a vicende apprese solo dalla stampa oltre quattro mesi fa”, ha scritto il sindaco Lanzillotti in un post su facebook.  “Da oggi decorrono i termini per presentare memorie – prosegue - produrre e depositare documentazione e anche per rilasciare dichiarazioni spontanee.

Il mio auspicio è che si possa fare chiarezza quanto prima confidando sempre nel lavoro autorevole della magistratura e delle forze dell’ordine e rimanendo sempre a completa disposizione di tutte le istituzioni”.

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