Servirà il turno di ballottaggio per eleggere il nuovo sindaco di Carovigno: fuori, almeno ufficialmente, simboli e partiti dalla sfida del 28 e 29 maggio che vedrà, invece, contrapposte le coalizioni civiche rappresentate da Massimo Lanzilotti e Vincenzo Radisi. L’ex sindaco si è attestato intorno al 35%. Radisi invece ha superato di poco il 30%. Niente vittoria al primo turno, così come era nei pronostici che ormai da giorni si rincorrevano a Carovigno, ma ballottaggio tra i due ex alleati, che ora si ritroveranno uno contro l’altro per diventare il nuovo primo cittadino che sarà eletto dopo 29 mesi di commissariamento, tra crisi politica e scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata. In definitiva gli elettori a Carovigno sono stati 10.433, pari al 68,73%. Percentuale più alta di poco rispetto al 2018, il 68,64: circostanza rata in questa tornata elettorale dove c’è stata una percentuale rilevante di astenuti.
Gli esclusi
Fuori dai giochi per il secondo turno, e quindi per eleggere il nuovo sindaco, nel centrodestra Fratelli D’Italia che insieme ad altre due liste civiche avevano avanzato la candidatura di Francesco Lotesoriere, e Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. Le due forze politiche di centrosinistra avevano puntato sull’ex consigliere comunale Salvatore Ancora.
I più suffragati
Più di mille voti di preferenza personali. Quasi il 50% della sua lista, più della somma dei 29 candidati messi insieme di Pd e M5S. E’ la performance quasi da record a Carovigno dell’ex presidente del consiglio comunale Francesco Leoci, candidato nella lista Adesso, a sostegno di Massimo Lanzilotti. Leoci ha ottenuto 1070 voti di preferenza personale, di gran lunga il candidato al consiglio più suffragato.
Per la coalizione di Vincenzo Radisi, che sfiderà al ballottaggio Lanzilotti il 28 e 19 maggio prossimi, gradino più alto del podio per Mimmo Santacroce con 342 voti personali nella lista 72012 -Radisi Sindaco. Nella coalizione di Francesco Lotesoriere candidato con più preferenze Toni Barella che era nella lista di Fratelli D’Italia.
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