La denuncia di un candidato al Consiglio comunale: «Picchiato dal titolare di un bar mentre raccoglievo le firme»

La denuncia di un candidato al Consiglio comunale: «Picchiato dal titolare di un bar mentre raccoglievo le firme»
di Maurizio Distante
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Lunedì 10 Agosto 2020, 15:07 - Ultimo aggiornamento: 16:13
È finito in ospedale con una mano rotta il 30enne fotografo candidato al Consiglio comunale di Latiano al fianco del sindaco uscente Cosimo Maiorano dopo la lite con il titolare di un locale del posto. L'episodio è avvenuto ieri pomeriggio dopo che il professionista si è recato nell'attività dell'esercente per raccogliere le firme a sostegno della lista elettorale di cui fa parte. Secondo il fotografo, la moglie del titolare lo avrebbe allontanato in malo modo non prima di aver invalidato la scheda per la raccolta delle firme scarabocchiandola, adducendo come motivazione un'antipatia verso il primo cittadino: successivamente, sempre secondo il candidato, sarebbe stato raggiunto dal titolare e pestato selvaggiamente.

Diversa, invece, la versione dell'esercente: secondo la sua riscostruzione, il fotografo avrebbe sottoposto al personale in servizio di sottoscrivere il documento non meglio specificando a cosa servisse finché sua moglie, accortasi di quanto sttesse accadendo, ha chiesto lumi. Sbirciando la scheda, la donna avrebbe visto il nome del fratello che, però, è politicamente schierato con un altro candidato sindaco, diverso dal primo cittadino uscente: la moglie ha cancellato il nome del parente dal foglio, scatenando la reazione verbalmente poco gentile e scomposta del fotografo. Nel frattempo, il titolare del locale è venuto a sapere dell'alterco e ha raggiunto il candidato: il livello di tensione tra i due è salito rapidamente, finché non si è arrivati alle mani, con l'esercente che ha attaccato il fotografo. Non ci sarebbe stato, però, nessun pestaggio brutale, così come descritto dal professionista: nel tentativo di divincolarsi dalla presa, sarebbe caduto a terra, procurandosi altre ferite. Rimane, comunque, un episodio da condannare in toto, specie in periodo elettorale: quando si arriva alla violenza, è una sconfitta per tutti.
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