Cade sul marciapiede: il Comune di Francavilla la risarcisce con 50mila euro

Cade sul marciapiede: il Comune di Francavilla la risarcisce con 50mila euro
di Gianni CANNALIRE
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Mercoledì 11 Maggio 2022, 13:25 - Ultimo aggiornamento: 19:36

Nove anni fa cadde rovinosamente per terra per un marciapiede dissestato nei pressi del municipio ed il Tribunale di Brindisi ha dichiarato e accertato la responsabilità del Comune di Francavilla Fontana. Un risarcimento danni di quasi 50mila euro tenuto conto della rivalutazione monetaria ed interessi legali chiesto, all’epoca dei fatti, dal legale della signora vittima dell’incidente. A fronte della sentenza di condanna, la giunta comunale lo scorso 3 maggio ha dato mandato al dirigente del settore Contenzioso di procedere, tramite l’ufficio Legale, ad impugnare la sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Lecce “al fine di tutelare e difendere gli interessi dell’Ente”.

L'incidente

Il brutto incidente avvenne l’11 gennaio del 2013. Dagli atti si legge: “La signora mentre percorreva il marciapiede di via Municipio, all’altezza del Teatro Imperiali, inciampava e cadeva rovinosamente al suolo a causa del marciapiede sconnesso”. A causa delle ferite riportate si rese necessario il trasferimento in ospedale.

Nel secondo grado di giudizio ora il Comune proverà a far valere le proprie ragioni.

Il precedente

C’è una sentenza della Corte di Cassazione a favore di un Comune pugliese della provincia di Bat con la quale sancisce che non si deve risarcire il pedone che cade sul marciapiede se le sconnessioni sono evidenti e facilmente evitabili. La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 38025/2021, ha in pratica negato il risarcimento del danno al pedone caduto sul marciapiede sconnesso di una strada comunale. Determinante, in quella circostanza, la condotta incauta del pedone che, anziché transitare sulla parte restante del ciglio della strada, impegnava la frazione di marciapiede con evidenti sconnessioni e imperfezioni. I giudici di merito, sulla base degli elementi istruttori acquisiti, rilevarono che l’infortunio “si era verificato esclusivamente a causa dell’incauta condotta del pedone che, pur essendo evidenti le disconnessioni e le imperfezioni del marciapiede, ha percorso il tratto di strada da esse caratterizzato anziché transitare sulla parte restante non sconnessa. Pertanto, la vittima ha violato le normali regole di prudenza e di comune diligenza necessarie al fine di evitare di inciampare e cadere a causa delle anomalie del tratto di strada interessato”. Nel caso di Francavilla Fontana per ora ci sono le ragioni della vittima dell’incidente acclarate dalla sentenza ultima del Tribunale civile di Brindisi.


 

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