Brindisi ed il suo territorio attendono i primi segnali dal Governo: oggi, infatti, sarebbe dovuto arrivare in città il viceministro allo Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin, allo scopo di incontrare le istituzioni del territorio dopo le tante vertenze nel mondo del lavoro che si sono aperte nelle ultime settimane. Il viceministro a causa di sopraggiunti impegni ha però rinviato la visita istituzionale al prossimo lunedì 21 marzo.
«Sono rammaricato a dover spostare l'appuntamento e mi scuso per l'imprevisto , ha affermato Pichetto. "Tenevo molto a partecipare agli incontri di oggi: il mio impegno a render visita alla città e a confrontarmi con le istituzioni del territorio è, ovviamente, soltanto rinviato».
Il programma
Come annunciato anche dal parlamentare di Forza Italia Mauro D’Attis, la visita in quel dell’ente camerale «sarà sicuramente l’occasione per dialogare proficuamente sul processo di fusione con la Camera di Commercio di Taranto», mentre il successivo incontro nell’ambito dell’ente territoriale di governo «vedrà al centro i temi dello sviluppo portuale, dell’aeronautica, delle politiche energetiche e della sfida del Pnrr», costituendo «un primo importante confronto in un momento in cui a livello nazionale ci si appresta a compiere scelte che avranno un forte impatto sul territorio».
I nodi restano sul tavolo
Un primo passaggio che potrebbe rappresentare la chiave di volta verso l’apertura di un tavolo ministeriale con la presenza anche del titolare del Mise, Giancarlo Giorgetti, come auspicato anche nel recente incontro organizzato dal Comune con diversi rappresentanti del mondo produttivo brindisino.
«No alla solita visita»
Anche per questo, il numero uno di Cna ha chiesto che l’incontro con Pichetto Fratin «non si trasformi nella solita “visita” a cui non seguono fatti concreti», mettendo in questo senso all’indice «il vertice convocato a Roma dal sottosegretario allo Sviluppo economico Alessandra Todde e dal vice ministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri (febbraio 2020)», o ancora «l’incontro svoltosi a Brindisi con il sottosegretario Claudio Durigon; così come il vertice svoltosi a Palazzo Guerrieri con la ministra Paola De Micheli o, successivamente, con il ministro Renato Brunetta». Vertici che non avrebbero prodotto effetti perché «tutti ci ascoltano, qualcuno prende appunti, ma nessuno - ha lamentato Gentile - produce atti o proposte concrete per Brindisi» e per questo ha chiamato in causa proprio la presidenza del Consiglio dei Ministri chiedendo «iniziative concrete per venire in soccorso di Brindisi, che siano definitive e strutturali». In questo senso, Cna ha criticato le divisioni come quelle recenti sulla localizzazione del deposito di gas naturale liquefatto o sulla realizzazione di un rigassificatore, ricordando che al contempo «tante piccole e medie imprese abbassano definitivamente la saracinesca, mandando a casa centinaia di lavoratori».
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