Faccia a faccia Rossi-Versalis: si apre il tavolo sulla chimica

Faccia a faccia Rossi-Versalis: si apre il tavolo sulla chimica
di Lucia PEZZUTO
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Lunedì 8 Giugno 2020, 09:15
Primo tavolo tecnico per lo stabilimento Versalis di Brindisi, dopo il braccio di ferro, durato ben due settimane, tra l'amministrazione comunale e l'azienda si pianificano i nuovi interventi. Attraverso una video conferenza alla quale prenderanno parte i vertici dell'azienda, il sindaco Riccardo Rossi e la Task force regionale per il lavoro, si cercherà di pianificare il futuro dello stabilimento e dei suoi lavoratori cercando al contempo di tutelare la salute dei cittadini.
Per arrivare a questo risultato è stata necessaria la mediazione del sottosegretario allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, che il primo giugno ha partecipato ad un incontro organizzato dal prefetto di Brindisi, Umberto Guidato. In una precedente convocazione Versalis non si era presentata, subordinando la propria presenza al tavolo al ritiro dell'ordinanza con la quale il sindaco aveva fermato il cracking.

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Il caso del petrolchimico era scoppiato proprio a seguito dell'ordinanza sindacale di sospensione di attività degli impianti di Versalis. Tra il 19 ed il 20 maggio erano state segnalate dai cittadini emissioni gassose che avevano provocato disturbi all'apparato respiratorio in coincidenza con la fermata dell'impianto cracking dello stabilimento Versalis, la fermata, annunciata dall'azienda e ritenuta necessaria per eseguire la manutenzione dell'impianto stesso. Durante le attività di fermata e di riavvio dell'impianto erano stati attivati i dispositivi di controllo e i sistemi di sicurezza, tra i quali la torcia. L'azienda sin dal primo momento aveva respinto ogni responsabilità minacciando i ricorso in autotutela e ripercussioni sui livelli occupazionali.

Nel frattempo Arpa Puglia effettuava i controlli e stilava un report sulle emissioni. Dai dati è emerso che dalle centraline nord e sud interne allo stabilimento si evidenziavano picchi anomali di benzene e toluene. I dati consegnati da Versalis, tra l'altro, riportavano valori elevatissimi di idrocarburi non metanici (Nmhc) che raggiungevano un valore di 1400 microgrammi per metro cubo. Queste sostanze, un tempo, erano normate ed avevano un valore limite di 200, ha riferito Rossi, ma poi la norma è stata abrogata.
Nel frattempo sono in corso degli accertamenti da parte della Procura di Brindisi per verificare eventuali responsabilità penali qualora emergano connessioni causali tra i fenomeni registrati e le attività di Versalis, che ha manifestato piena disponibilità a collaborare con la magistratura, o di altre aziende.

Nel corso del tavolo tecnico, oggi, il sindaco Rossi chiederà a Versalis una rete di monitoraggio e controllo della qualità dell'aria. Nello specifico: una migliore rete di monitoraggio della qualità dell'aria con l'installazione di nuove centraline all'interno e all'esterno dell'area del petrolchimico che possano misurare le emissioni indipendentemente dal vento e dalle condizioni meteorologiche. Inoltre degli adeguamenti e miglioramenti tecnici che possano evitare guasti, visto che dal sopralluogo dell'Arpa è emerso che i forni di Versalis duramente la manutenzione erano rotti.
Il sindaco contesta anche questioni che non riguardano nello specifico l'azienda come quella della misurazioni di inquinanti non normati, o di procedure previste per legge. «È necessario - dice il primo cittadino - normare le sostanze anche in fase acuta. Non si può solo calcolare la media giornaliera annuale. Non è possibile che la legge preveda che in fase di transitorio, quando gli impianti sono in manutenzione, non ci siano limiti per le emissioni».

A questo si aggiunge la richiesta del sindaco di normare anche la quantità di idrocarburi non metanici. Ma anche di cominciare a discutere sul futuro della chimica a Brindisi ed in particolare della fine dell'era della plastica da idrocarburi e del passaggio alla chimica verde. Il tavolo tecnico di oggi prevede la presenza del sindaco, dell'azienda e della task force regionale ma nei giorni scorsi è stata avanzata dai rappresentanti sindacali dei metalmeccanici la richiesta a poter partecipare. «Riteniamo fondamentale - dice il Failms - la presenza e la partecipazione del sindacato e dei Sindacalisti Metalmeccanici in primis, sul tavolo tecnico o nella Task force regionale per l'emergenza occupazionale. Cosa ne sarà di tutte queste maestranze dopo l'utilizzo della cassa integrazione con la proroga del decreto rilancio di sole 5 settimane, con ulteriori 4 settimane utilizzabili da settembre a ottobre prossimo, dove saranno parcheggiati tanti lavoratori tra luglio ed agosto senza ammortizzatori sociali e soprattutto senza lavoro?» Il rischio, sostengono, è il tracollo delle aziende metalmeccaniche.
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