Torna la regata Brindisi-Valona. E da oggi parte la Adriatic Cup di motonautica

Torna la regata Brindisi-Valona. E da oggi parte la Adriatic Cup di motonautica
di Antonio SOLAZZO
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Venerdì 24 Giugno 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:43

Il 7 luglio si riaccenderanno i riflettori sulla regata Brindisi-Valona. L’evento, infatti, torna protagonista per l’undicesima edizione dopo i due anni di stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria per la pandemia da Covid-19: la regata del Grande Salento, che terminerà il 9 luglio, sarà presentata nella conferenza stampa di domani, alle 11, presso la Lega navale italiana di Brindisi con la partecipazione delle autorità civili, militari e sportive.

La tradizione

La Brindisi-Valona mantiene le sue finalità di accoglienza e di incentivo alla cooperazione culturale, economica e turistica tra i paesi frontalieri, soprattutto nell’ottica dei buoni rapporti vigenti tra le nazioni interessate.

L’imbarcazione prima classificata in tempo reale sarà premiata con l’assegnazione del Trofeo dell’Accoglienza mentre la prima classificata in tempo compensato (classifica generale ORC) riceverà il Trofeo dedicato a Mirko Gallone, socio prematuramente scomparso nel dicembre del 2017 e presenza fissa a tutte le precedenti edizioni della regata. Andranno a premio le prime tre imbarcazioni dei sette raggruppamenti.

«L’evento chiude la serie di manifestazioni di caratura internazionale legate al mare», spiega l’assessore allo Sport Oreste Pinto. «La Brindisi-Valona, a mio avviso, è la regata più futuribile, quella che ha maggiori margini di crescita soprattutto perché l’Albania, l’altra sponda della rassegna, è una nazione in crescita e che sta puntando molto sul mare e sul rapporto con l’Italia. Si tratta di una manifestazione importante sia da un punto di vista turistico sia da un punto di vista sociale perché permette di rinsaldare la connessione tra la nostra città e l’Albania. Sono in contatto con la Lega Navale e so che stanno facendo un ottimo lavoro: sono impegnati da tempo per cercare un grande rilancio. Faccio i miei complimenti soprattutto al presidente Zarcone, per come tutti insieme si stanno adoperando in un periodo in cui fanno anche parte degli organizzatori del Nastro Rosa che prenderà il via la prossima settimana. Si stanno dando molto da fare e costituiscono una struttura di cui andare molto orgogliosi. Nel mondo della vela e della nautica brindisina esistono davvero eccellenze e la Lega Italiana non fa eccezione. Noi saremo vicini perché crediamo in tutti questi eventi che rinsaldano il nostro rapporto con il mare e con lo sport, caratteristica essenziale dell’estate brindisina, ma anche perché tutto questo mette Brindisi al centro dell’attenzione nazionale e internazionale», conclude l’assessore Pinto.

L'Adriatic Cup

Dopo due anni di lockdown, Covid e mascherine, riparte inoltre anche il campionato di motonautica: la Adriatic Cup, infatti, parte oggi sul lungomare Regina Margherita, termina domenica 26 giugno e garantisce l’approdo nel porto interno di Brindisi di diverse specialità del settore che convoglia il mare e i motori. Decisivo è risultato il lavoro del Circolo Nautico Porta d’Oriente che, insieme alle istituzioni locali e ai rappresentanti della Federazione italiana motonautica (FIM), hanno organizzato e preparato la ripresa della rassegna. Il comitato organizzatore stima che ci saranno circa 80 piloti provenienti da diverse parti del mondo che si sfideranno nelle quattro discipline previste da questa edizione: F4 (la più importante), GT30, il campionato italiano Formula Élite Junior e il campionato regionale moto d’acqua. Proseguono, dunque, le manifestazioni di vela e motori nel porto di Brindisi: dopo la 36^ edizione della regata Brindisi-Corfù, il sodalizio tra sport acquatici e la città si mantiene vivo e costante grazie ad altre due rassegne che pongono l’attenzione degli appassionati sulle bellezze che il territorio può offrire, come più volte confermato dalle parole di ammirazione pronunciate verso Brindisi dal presidente Fim Vincenzo Iaconianni. Tutto pronto, allora, perché si torna a gareggiare nel segno del mare.

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