Le transazioni finanziarie del giudice per due volte segnalate alla Banca d'Italia. Lunedì gli interrogatori

Le transazioni finanziarie del giudice per due volte segnalate alla Banca d'Italia. Lunedì gli interrogatori
di Roberta GRASSI
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Sabato 30 Gennaio 2021, 11:35 - Ultimo aggiornamento: 12:04

Sarà interrogato lunedì alle 15 il giudice civile di Brindisi Gianmarco Galiano, arrestato giovedì scorso in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip di Potenza perché ritenuto il capo di un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari e alla commissione di altri reati di abuso d’ufficio e riciclaggio.


Sempre lunedì sono fissati gli interrogatori di garanzia delle altre due persone finite in carcere: il commercialista Oreste Pepe Milizia e l’imprenditore del settore surgelati, Massimo Bianco. Si trovano tutti nel carcere di Melfi e saranno sentiti in videoconferenza, nel rispetto delle norme anti-covid. Da martedì in poi, invece, saranno ascoltati a Potenza i tre indagati finiti ai domiciliari: le due…
Per due volte è stato segnalato alla Banca d'Italia il giudice civile di Brindisi, Gianmarco Galiano, per operazioni ritenute “sospette” eseguite sui conti correnti della suocera, indagata per corruzione.
È quanto emerge dagli atti di indagine su presunti episodi di corruzione in atti giudiziari per cui il giudice è stato arrestato e condotto in carcere.


La prima segnalazione era stata fatta nel 2015 per prelevamento di contante da un conto aperto in una banca di Latiano.
“Il funzionario di banca – è precisato – era allarmato dalla consistenza dell'importo complessivo prelevato e dalle non verificabili motivazioni addotte”. Si trattava di “spese varie, spese famigliari, regali pasquali in famiglia, viaggio in Tunisia e pagamento maestranze edili”. Il sospetto era stato indotto dalla presenza “in quasi tutte le operazioni del genero magistrato Gianmarco Galiano”.
La seconda segnalazione risale al 19 gennaio 2017 per la richiesta avanzata da Galiano di porre all'incasso, in virtù di una procura notarile speciale, 21 assegni circolari per un totale di 289.000 euro, emessi da due diversi istituti bancari in favore della suocera. Galiano avrebbe chiesto di versare le disponibilità sul proprio corrente bancario.
“La filiale – è precisato – in mancanza di elementi necessari per ottemperare all'adeguata verifica, non aveva dato corso alle operazioni”.

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