Corruzione in tribunale: chiesto il processo per il giudice Galiano e altri 20 imputati

Corruzione in tribunale: chiesto il processo per il giudice Galiano e altri 20 imputati
di Roberta GRASSI
2 Minuti di Lettura
Lunedì 4 Ottobre 2021, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 19:34

BRINDISI - La procura di Potenza ha chiesto il rinvio a giudizio di 21 persone, tra cui il giudice civile di Brindisi, Gianmarco Galiano, accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari, abuso d'ufficio, riciclaggio, autoriciciclaggio, falso in atto pubblico. L'udienza preliminare è fissata per il 10 novembre prossimo. Galiano era stato arrestato il 28 gennaio scorso insieme ad altre cinque persone: il consulente, ritenuto suo braccio destro, Oreste Pepe Milizia, l'imprenditore del settore surgelati Massimo Bianco, l'ex moglie e avvocata, Federica Spina, l'avvocato Francesco BiancoAnnalisa Formosi, presidente dell'ordine degli Ingegneri di Brindisi. Gli ultimi tre erano stati posti ai domiciliari, i primi in carcere. In tempi diversi sono tutti ritornati in libertà. Per alcuni di loro sono state disposte prescrizioni.

Le accuse

Secondo quanto emerso dalle indagini dei militari della guardia di finanza di Brindisi, coordinati dal procuratore di Potenza Francesco Curcio e dal sostituto Sarah Masecchia, il giudice Galiano avrebbe ricevuto per sé parte dei risarcimenti del danno concessi dalle assicurazioni in due cause civili: una del 2007, che si era occupata della morte di una ragazza di 23 anni, e un giudizio su bambino nato con traumi permanenti per colpa medica. Nel primo caso 300.000 euro sarebbero stati messi a disponibilità del giudice attraverso il conto intestato alla suocera. Nel secondo, l'importo ricevuto ammonterebbe a 150.000 euro. Le indagini si sono anche concentrate su un giro di sponsorizzazioni ruotate attorno ad alcune imprese sportive della barca di Galiano e a un consistente numero di consulenze concesse a professionisti ritenuti amici, nell'ambito dell'attività della sezione fallimentare del tribunale di Brindisi.

Quattro le persone offese indicate: si tratta dei familiari del bambino disabile che potranno decidere se costituirsi o meno parte civile. Le difese sono sostenute dagli avvocati Raul Pellegrini, Domenico Attanasi, Giancarlo Camassa, Fabio Di Maria, Francesco Paolo Sisto, Riccardo Mele, Serena Tucci, Massimo Manfreda, Lorenzo Bullo, Michele Laforgia, Pasquale Fistetti, Sebastiano Flora. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA