Brindisi, ancora ricerche per i 12 dispersi. Allerta ambientale: 800 metri cubi di carburante e 23 tonnellate di merci pericolose

Brindisi, ancora ricerche per i 12 dispersi. Allerta ambientale: 800 metri cubi di carburante e 23 tonnellate di merci pericolose
di Roberta GRASSI
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Venerdì 18 Febbraio 2022, 06:36 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 21:07

Si continua a operare in mare aperto attorno al relitto della Euroferry Olympia per cercare superstiti, per scongiurare il rischio di inquinamento e per spegnere gli ultimi focolai sul traghetto andato a fuoco venerdì notte tra la Grecia e l'Italia, poche miglia a nord dell'isola di Corfù. Ma col trascorrere delle ore si riducono le speranze di trovare in vita i passeggeri che ancora mancano all'appello. 

Dodici le persone disperse. Supersititi ancora a Corfù

Sono 12 le persone (tre cittadini greci, sette bulgari, un lituano e un turco) che erano tra le 290 censite nelle liste di imbarco, ma che non sono tra quelle salvate dal rogo della nave. I superstiti sono aI superstiti, inclusi gli italiani (43 del personale di bordo e 21 passeggeri), sono ancora tutti a Corfù dove sono stati portati ieri dai soccorritori. L'allerta nella zona dell'incidente resta alta: il traghetto della Grimaldi Lines che era partito giovedì sera da Igoumenitsa diretto a Brindisi è circondato dai rimorchiatori ma resta alla deriva e si teme che possa affondare.

L'allerta ambientale: serbatoi pieni

Nei serbatoi della Olympia risultano esserci almeno 800 metri cubi di carburante e 23 tonnellate di merci pericolose. L'allarme sul rischio di inquinamento è arrivato oggi dalla guardia costiera italiana che, sorvolando la zona del naufragio con un velivolo Atr, ha notato uno sversamento in mare. Il ministero della Transizione ecologica ha messo quindi a disposizione della autorità greche un mezzo della Società del servizio nazionale antinquinamento, lo "Ievoli white", che si trova attualmente a Bari e che è pronto ad essere impiegato qualora se ne dovesse ravvisare la necessità. Nell'area dell'incidente è già arrivata la nave Diciotti della Guardia Costiera, dotata di dispositivi anti inquinamento, che ha a bordo un team di esperti composto da un tecnico dell'Ispra e due ufficiali del reparto ambientale marino. La pancia della nave è ancora incandescente, le temperature hanno raggiunto i 600 gradi, il che oltre a complicare le operazioni di spegnimento, alimenta l'angoscia sui dispersi.

Nel video le dichiarazioni del Capitano di Vascello (CP) Fabrizio Coke, comandante della capitaneria di porto di Brindisi e del presidente dell'Authority del Mar Adriatico meridionale Ugo Patroni Griffi:

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Stiva ancora inaccessibile per le verifiche

Non si può escludere che qualcuno sia intrappolato all'interno, ma è ancora impossibile fare ingresso nelle stive per le verifiche, gli accertamenti tecnici e la conta dei danni.

Chi ha coordinato i soccorsi in Grecia ha spiegato che subito, già ieri mattina, era stato perlustrato lo specchio di mare attorno alla nave per escludere che qualcuno potesse essere caduto nelle acque gelide, ma fortunatamente calme. Sulla terraferma, nell'isola greca di Corfù dove sono stati condotti dalla guardia di finanza italiana e dalle autorità elleniche 279 naufraghi (di cui due non risultavano inclusi negli elenchi dei passeggeri), il giorno successivo al disastro è stato dedicato alle indagini sulle cause ed eventuali responsabilità del rogo. L'ipotesi è che le fiamme siano partite dalla stiva, nel garage 3, forse da un mezzo parcheggiato. Se ne occupa la magistratura ellenica che ipotizza al momento i reati di naufragio e attentato alla sicurezza dei trasporti e che ha delegato accertamenti all'Autorità portuale centrale a cui ha chiesto di individuare l'innesco delle fiamme, non appena sarà possibile. Saranno ascoltati i sopravvissuti e i testimoni, alcuni pescatori che si trovavano nelle vicinanze e che potrebbero aver visto qualcosa di rilevante. Anche il comandante e due membri dell'equipaggio sono stati a lungo ascoltati dall'autorità giudiziaria. Riguardo al rientro in Italia dei naufraghi, il traghetto Florencia, che secondo le indicazioni della società Grimaldi Lines, armatrice anche dell'Olympia, avrebbe dovuto riportarne una sessantina a Brindisi, è arrivato stamattina al molo di Costa Morena ma nessuno di loro è sbarcato.

Le conferme dalla Capitaneria

«Ho notizie dal comandante di nave Florencia che a bordo non c'è nessun naufrago». Lo ha detto Fabrizio Coke, comandante della capitaneria di porto di Brindisi, riferendosi all'arrivo in porto della nave di Grimaldi che, secondo alcune informazioni, avrebbe dovuto trasportare alcuni naufraghi del rogo del tragetto Euroferry Olympia, distrutto dall'incendio divampato nella notte tra giovedì e venerdì al largo di Corfù

Il capo della squadra di soccorso greca, Giorgos Glyofrydis, ha dichiarato alla tv greca Skai che ci sono state già ieri mattina ricerche in mare di eventuali naufraghi del traghetto in fiamme Euroferry Olympia, ma finora nessuno è stato trovato. Secondo l'emittente televisiva potrebbero esserci persone «intrappolate all'interno della nave».

Le dichiarazioni del ministro greco

L'emittente greca Skai ha ripreso le dichiarazioni del ministro della Navigazione ellenico Yiannis Plakiotakis. Questi ha spiegato che «fin dal primo momento c'è stata un'operazione immediata e gigantesca attraverso Guardia Costiera, Aeronautica e Marina che ha portato al salvataggio di 280 passeggeri e membri dell'equipaggio. Le indagini proseguono ora per localizzare le 12 persone scomparse. Tra loro ci sono 3 greci, con le cui famiglie siamo in costante contatto».

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Intanto i due camionisti bulgari, considerati in un primo momento dispersi, sono stati trovati nella stiva del traghetto Euroferry Olympia, della compagnia Grimaldi, che collega le città di Igoumenitsa (Grecia) e Brindisi, andato a fuoco la scorsa notte nelle acque al largo di CorfùUno dei due sopravvissuti dell'Euroferry Olympia è stato intubato, lo riferisce la tv greca Skai. Si tratta dell'autista bulgaro di 65 anni che è rimasto intrappolato nel garage della nave in fiamme e che è stato tratto in salvo insieme a un altro autotrasportatore. Il secondo dei sopravvissuti, sempre stando a quanto riporta la stessa emittente, è sottoposto a esami al pronto soccorso, ma sembra essere in buone condizioni. Si tratta di un uomo di 25 anni di origine afgana. Ad altre tre persone, impegnate nei soccorsi, è stato somministrato ossigeno perché hanno inalato molto fumo.

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L'origine del rogo: un camion nella stiva

Potrebbero essere partire da un camion nella stiva della nave le fiamme che hanno dato origine all'incendio a bordo del traghetto. Lo avrebbe riferito il comandante della nave agli uomini della Gdf a bordo del pattugliatore Monte Sperone che ha soccorso 243 persone (delle 288 a bordo) tra equipaggio e passeggeri. La maggior parte dei passeggeri erano autotrasportatori greci e bulgari ma a bordo della nave c'erano anche diversi bambini. 

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Il violento incendio è divampato a bordo della nave, in navigazione verso il porto di Brindisi, su cui viaggiavano 237 passeggeri e 51 membri dell'equipaggio. Il capitano ha comunicato ai passeggeri l'avvio delle procedure di emergenza e secondo le prime informazioni la nave a bordo della quale il rogo è divampato alle 4.30, a circa 6 miglia della costa Nord di Corfù, tra la Grecia e l'Albania.

 

 

In un primo momento sono state tratte in salvo da una motovedetta della Guardia di finanza, la "Montesperone", 242 delle 288 persone che si trovavano a bordo della nave della Grimaldi Lines su cui si è sviluppato l'incendio mentre viaggiava tra la Grecia e Brindisi. La motovedetta italiana si trovava in zona perché impegnata nelle attività di rimorchio di un'altra motovedetta della Gdf che aveva avuto una avaria.  L'equipaggio ha inizialmente tentato di spegnere l'incendio con le dotazioni di bordo ma, vista l'impossibilità di riuscirci, il comandante ha dato ordine di abbandonare la nave. 

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I complimenti di Mattarella ai soccorritori

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato questa mattina il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d'Armata Giuseppe Zafarana, per fargli i complimenti per il salvataggio dei passeggeri della nave Euroferry Olimpia, operato questa notte dalla motovedetta Monte Sperone, chiedendogli di esprimere l'apprezzamento e la riconoscenza all'equipaggio della motovedetta. 

La compagnia: nessun problema strutturale

«A bordo della nave vi erano 239 passeggeri, di varie nazionalità, e 51 membri dell'equipaggio (italiani e greci). Inoltre, la nave trasporta 153 mezzi commerciali (tra camion e semirimorchi), nonché 32 veicoli al seguito dei passeggeri - sottolinea il Gruppo Grimaldi - Non risultano sversamenti di combustibile a mare, né sembrerebbe compromessa la stabilità della nave». «Sono stati ingaggiati rimorchiatori che si stanno dirigendo verso la 'Euroferry Olympià per dare pronto supporto e gestire l'emergenza - prosegue - La nave 'Euroferry Olympia battente bandiera italiana (anno di costruzione 1995), operata sul collegamento giornaliero Brindisi-Igoumenitsa dalla Grimaldi Euromed S.p.A. (società del Gruppo Grimaldi), era salpata dal porto di Igoumenitsa alle ore 1.20 (ora locale) di oggi ed era prevista arrivare a Brindisi questa mattina alle ore 9». Il vertice del Gruppo Grimaldi esprime «il proprio rammarico per l'incidente e darà piena collaborazione alle autorità competenti, per fare luce sull'accaduto».

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