Investimenti Tap-Snam e opere di urbanizzazione: scontro nel Pd

Investimenti Tap-Snam e opere di urbanizzazione: scontro nel Pd
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Giovedì 8 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:51

BRINDISI - Spaccata ancora una volta la pattuglia brindisina del gruppo consiliare Pd in Regione. A dividere, in questo caso, sono le opere di urbanizzazione primaria e secondaria per la contrada Torre Rossa, a Tuturano, che Snam vorrebbe realizzare a proprio carico. Questione che approderà tra l’altro proprio oggi in consiglio comunale su proposta del capogruppo del Pri Gabriele Antonino. Al riguardo, il sindaco Riccardo Rossi mette in guardia: non potrà essere un modo per compensare eventuali danni ambientali attualmente in fase di verifica.
A schierarsi con il primo cittadino di Brindisi è, ancora una volta, il consigliere regionale Pd Maurizio Bruno. A criticarlo è invece il collega di partito Fabiano Amati. «Arpa Puglia - sottolinea - ha riferito che sono state svolte regolarmente, nel rispetto delle autorizzazioni ambientali, le opere per la realizzazione dell’interconnessione Tap in località Tuturano; resta solo da esaminare l’integrazione allo studio idraulico presentato da Snam ad Arpa per accertare definitivamente il recupero del livello piezometrico atteso. Ma per il sindaco di Brindisi l’obiettivo rimane rifiutare le opere Snam, e non si sa perché, attraverso continue richieste pretestuose di rilancio, non fondate però su questioni tecniche ma su suggestioni politiche».

Il nodo


Ma per Rossi la questione è tutt’altro che politica. «L’ho già spiegato al consigliere Amati - ribatte - che evidentemente fa finta di non intendere. I lavori che Snam vuole effettuare a Tuturano e le eventuali conseguenze avute sulla falda dalle opere già effettuate non sono in relazione tra di loro.

Riguardo agli eventuali danni ambientali, Arpa ha ascritto una nota che diceva alcune cose su mancate prescrizioni Aia che noi abbiamo inviato ai ministeri competenti ed alla quale poi Snam ha risposto. Questa questione seguirà la sua strada e nel caso in cui fosse accertato un danno ambientale, si seguiranno le norme del Testo unico sull’ambiente. Se qualcuno, invece, immagina di poter compensare questo con una strada, in marciapiede o un lampione, si sbaglia. Poi c’è il tema del rischio idrogeologico segnalato dall’Autorità di bacino. Noi abbiamo affidato ad Asset uno studio sulla questione, dunque a breve sapremo se c’è un rischo concreto e se sono necessarie opere di mitigazione. Nel frattempo, se Snam vuole, nella sua liberalità, realizzare le opere, sapendo che questo non comporta alcuna compensazione, può presentare un progetto di fattibilità tecnico-economica che il Comune valuterà. In caso di parere favorevole, anche da parte dell’Autorità di bacino alla quale anche noi come ente, figuriamoci i privati, siamo sottoposti, allora le opere saranno inserite nel Piano triennale dei lavori pubblici e realizzate con fondi privati».

Le posizioni

Una posizione, questa, sposata anche dal consigliere regionale Bruno, che dunque si schiera un’altra volta sul fronte opposto rispetto ad Amati. Il consigliere Pd si è confrontato proprio ieri mattina col sindaco Rossi, definendo innanzitutto «apprezzabile» la volontà di Snam di andare incontro alle esigenze dei residenti della contrada Torre Rossa. Non solo. Per Bruno è «fondamentale» che le risorse messe a disposizione siano aggiuntive rispetto a quelle previste per i Comuni interessati al passaggio del gasdotto. «Allo stesso modo - aggiunge - riteniamo pacifico che la realizzazione di queste opere non debba interferire sul monitoraggio che sta compiendo il Comune di Brindisi e sugli approfondimenti che Arpa Puglia sta eseguendo a seguito di un problema, sollevato dagli stessi residenti, di assetto idrogeologico proprio sulle aree coincidenti con la contrada di Torre Rossa».
Per il consigliere regionale democratico, dunque, «sarebbe auspicabile che, così come già annunciato dal sindaco di Brindisi in commissione consiliare regionale, la Snam proceda a presentare una proposta progettuale per le opere che intende realizzare in modo tale da attivare le normali procedure autorizzative previste per interventi di urbanizzazione primaria e secondaria e definire il prima possibile un cronoprogramma. Credo - conclude Bruno - che questo percorso rappresenti l’unica soluzione affinché i residenti di Torre Rossa possano vedere realizzate le opere di cui hanno bisogno in tempi certi».

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