Sedie e tavolini sulle strisce blu, monta la polemica tra i residenti

Sedie e tavolini sulle strisce blu, monta la polemica tra i residenti
di Lucia PEZZUTO
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Domenica 15 Aprile 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 15:56
Aree pubbliche invase da sedie, tavolini: le attività commerciali occupano gli stalli destinati al parcheggio e monta la protesta dei cittadini brindisini. Sono sempre più numerose le richieste che in queste settimane giungono all’ufficio traffico del Comune di Brindisi per l’occupazione temporanea del suolo pubblico all’aperto (Dehors). Così come riporta il regolamento comunale per dehors si intende l’insieme degli elementi mobili, smontabili e facilmente rimovibili posti, in modo funzionale ed armonico, per un periodo di tempo determinato sullo spazio pubblico (o privato gravato da servitù di uso pubblico) che costituiscono, delimitano ed arredano lo spazio per il ristoro all’aperto, annesso ad un locale di pubblico esercizio di somministrazione, o ad un esercizio di vicinato per la vendita di prodotti alimentari o ad un’attività artigiana di preparazione e vendita diretta di prodotti alimentari. Ogni settimana una commissione esamina le domande e, la dove siano rispettati i criteri contenuti nel regolamento comunale, approva le richieste. Non c’è alcun limite nel numero delle concessioni, se tutto è in regola. Così accade che su uno stesso tratto stradale insistono più richieste da parte di attività di ristoro, il Comune è tenuto ad approvarle. 
 
«I criteri sono innanzitutto quello della sicurezza e del decoro- dicono dall’ufficio traffico del Comune di Brindisi- se ci sono le condizioni perché non autorizzarli». Il periodo di concessione dell’autorizzazione è limitato temporalmente a non oltre nove mesi calcolati dalla data di rilascio della concessione di occupazione del suolo pubblico e, comunque, con scadenza non successiva al 31 dicembre di ogni anno, salvo rinnovo nei casi in cui ne ricorrono le possibilità e secondo le modalità e i termini stabiliti dallo stesso regolamento comunale. L’autorizzazione può essere rilasciata sia per l’occupazione dei marciapiedi sia per l’occupazione della sede stradale, in ogni caso ci sono dei criteri da rispettare, nulla a che vedere, tuttavia, con il numero degli stalli dei parcheggi. Ma la polemica nasce proprio da questi, in particolare nella zona rossa. Le ultime autorizzazioni rilasciate hanno consentito alle attività di occupare con le loro strutture almeno una decina di parcheggi. 
«Diamo la possibilità ai commercianti di lavorare, siamo una città turistica- dicono dal Comune- è giusto creare le condizioni anche per l’accoglienza dei visitatori. La questione dei parcheggi è marginale, perché gli stalli ci sono. Abbiamo anche un servizio navetta che funziona benissimo». L’occupazione con dehors della sede stradale non è comunque consentita su strade ad alta densità di traffico o a scorrimento veloce o in coincidenza con le aree di fermata di mezzi pubblici. Per questo il rilascio dell’autorizzazione è subordinata al parere della polizia municipale, del settore traffico e del settore assetto del territorio. Dal canto loro i residenti lamentano di avere meno parcheggi a disposizione per lasciare la propria autovettura, e il caos e la musica ad alto volume l’ha dove vi sono attività aperte sino ad ora tarda. 
«Le zone adibite al parcheggio dove vale il pass residenti non sono moltissime- dicono- molti stalli sono vincolati, vedi la zona rossa. Se poi ci tolgono anche quei pochi, dove andiamo». Insomma la bella stagione non è ancora arrivata ma già si affacciano i problemi di sempre.
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