Superbonus, sono 700 gli interventi in provincia di Brindisi: giro d'affari da 100 milioni

Superbonus, sono 700 gli interventi in provincia di Brindisi: giro d'affari da 100 milioni
di Francesco TRINCHERA
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Giovedì 27 Gennaio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 15:13

Il settore dell’edilizia della provincia di Brindisi alle sfide del nuovo anno, tra i numeri delle imprese e degli addetti e quelli relativi alla misura che più incide nel settore, quella del Superbonus al 110 per cento. In quest’ultimo ambito non ci sono numeri precisi ma ci sono alcune stime da parte degli addetti ai lavori: il numero di certificazioni sarebbe stimabile, per il territorio provinciale, poco oltre quota 700, che si traducono in circa cento milioni di euro ammessi a detrazione. Di questi interventi, sempre andando per stime, poco meno di 70 sono le “asseverazioni” nell’ambito dei condomini, mentre il dato diventa più corposo una volta che si va a guardare gli edifici unifamiliari: qui i numeri collocherebbero il Brindisino a circa 500 certificazioni. Infine, per quel che riguarda i numeri delle unità immobiliari indipendenti (quelle, cioè, almeno tre impianti di proprietà esclusiva) sarebbero a ridosso delle 140 certificazioni.

La situazione in Puglia

In una visione più ampia, i dati al 31 gennaio forniti da Enea e ministero della Transizione ecologica, in Puglia ci sono quasi 842 milioni di euro di investimenti ammessi a detrazione e poco oltre 591 milioni di euro di investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione, che portano rispettivamente a detrazioni per quasi 926 milioni di euro nel primo caso e circa 650 milioni di euro nel secondo. Sempre in ambito regionale, si parla di poco oltre 649mila euro per i condomini, circa 102mila euro per gli edifici unifamiliari e 99mila euro per le unità immobiliari indipendenti.

Imprese edili in crescita

Parallelamente, sono emersi anche alcuni dei numeri che riguardano le attività del settore all’interno del territorio provinciale: alla fine del 2021, il mondo delle costruzioni vede confermarsi, grossomodo, i numeri dell’anno precedente per una porzione definita delle aziende presenti nel registro di riferimento, ovvero quelle iscritte in Camera di Commercio, che esercitano l’attività e non risultano avere procedure concorsuali in atto. Fatte queste premesse, stando all’elaborazione dell’Osservatorio economico Aforisma, che si basa su dati di Infocamere, sul territorio provinciale le imprese attive che a vario titolo operano in questo campo, al 31 dicembre dell’anno appena concluso sono 4.257, 122 in più rispetto all’anno precedente (alla fine del 2020 erano infatti 4.135). Si tratta di un dato che fa tornare i numeri ai valori più alti registrati a partire dal 2009, superando quota 4.200 per la prima volta dal 2012 (allora si registravano 4.281 imprese attive, che erano 4.289 l’anno precedente). Dal 2013 al 2016 aveva invece fatto segnare una flessione che aveva portato le imprese attive sotto quota 4mila (3.949 nell’ultimo anno in considerazione) prima che partisse una risalita, che arriva principalmente dal 2018, verso i dati dello scorso anno. Accanto a questo, ci sono anche altri numeri che sono stati forniti: le localizzazioni di imprese di costruzioni attive, sempre al 31 dicembre 2021, sono 4.485, mente gli addetti che lavorano in questo ambito sono 9.383. Davide Stasi di Aforisma, commentando la ricerca, dopo aver ricordato le premesse, ha aggiunto che l’elaborato «prende in considerazione l’attività prevalente» tra i vari detentori di partita Iva.

Stasi ricorda che per questo settore «che corrisponde alla sezione F della classificazione Ateco» sono comprese «l’attività generica e specializzata per la costruzione di edifici e di opere di ingegneria civile», includendo «i nuovi lavori, le riparazioni, le aggiunte, le alterazioni, il montaggio di strutture prefabbricate in cantiere e anche le costruzioni di natura temporanea». I lavori di costruzione generali, infine, «riguardano la costruzione di complessi abitativi, fabbricati adibiti ad uffici, negozi ed altri edifici pubblici e di servizio, fabbricati rurali, nonché le attività di riparazione e la costruzione di opere di ingegneria civile».

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