Brindisi, stop al traffico in centro: arriva la zona ad accessibilità controllata

La perimetrazione della zona ad accessibilità controllata
La perimetrazione della zona ad accessibilità controllata
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Martedì 2 Agosto 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:41

Dalla Zona a traffico limitato alla Zona ad accessibilità controllata, il centro storico di Brindisi sempre più off limits per le auto. È sono una delle previsioni del Piano urbano della mobilità sostenibile che dovrebbe approdare in giunta nelle prossime settimane e per il quale è stato avviato l’iter per la verifica di assoggettabilità a Valutazione ambientale strategica. Proprio nell’ambito di questo procedimento, la società che ha redatto il Pums ha presentato anche il Rapporto preliminare ambientale che contiene i primi dettagli attualmente noti relativi al Piano.
Che ha obiettivi come il miglioramento del trasporto pubblico locale, il riequilibrio modale della mobilità, la riduzione della congestione, la riduzione del consumo di carburanti fossili con conseguente miglioramento della qualità dell’aria, la riduzione dell’inquinamento acustico e del numero di incidenti, riduzione dei costi della mobilità e aumento della soddisfazione della cittadinanza.

Il piano

E proprio per riequilibrare la mobilità cittadina, riducendo l’utilizzo del mezzo privato e incentivando quello pubblico o comunque la sharing mobility, una delle scelte inserite nel Pums è quella di creare una Zac, Zona ad accessibilità controllata, “individuata in un’area tutta racchiusa a est da via Indipendenza-via Cristoforo Colombo e a sud da via del Mare (escluse dalla perimetrazione)”. L’attivazione della Zac richiede il controllo degli ingressi, ed eventualmente anche delle uscite, mediante l’installazione di varchi elettronici.
Il meccanismo è, in buona sostanza, paragonabile a quello dell’Area C della metropoli di Milano: una zona accessibile solo a categorie di veicoli ben precise, circondata a sua volta da una zona di passaggio pensata per dirottare il flusso di traffico negli itinerari più esterni.

In sostanza, l’accesso potrebbe essere consentito per esempio ai mezzi a minore impatto ambientale, offrendo anche la possibilità di modulare gli accessi in occasione di particolari eventi o specifici periodi dell’anno. Un po’ come accade, in maniera più “artigianale”, con la chiusura di parte del centro in estate, ed in specifiche fasce orarie, tramite transenne metalliche.

Rotatorie e parcheggi

Ovviamente, tra le soluzioni per raggiungere gli obiettivi prefissati dal Piano c’è molto di più. A partire dalla realizzazione di diverse rotatorie, come quella prevista tra via provinciale San Vito e via Egnazia; la realizzazione di “aree cerniera”, vale a dire parcheggi d’interscambio collegati tramite il trasporto pubblico locale e servizi di sharing mobility, nonché fornite di colonnine per la ricarica delle auto elettriche, nell’area ex Agip (vicino a piazzale Spalato), via Tor Pisana, stazione ferroviaria dell’ospedale Perrino, Cillarese, Tommaseo, ed aeroporto; la realizzazione di Aree 30 in tutti i quartieri della città, vale a dire strade sulle quali non è possibile superare, i 30 chilometri all’ora; una rete di piste ciclabili urbane; servizi di collegamento diretto con l’aeroporto come lo Shuttle su gomma ed il raccordo ferroviario; il disincentivo, tramite un’apposita Zac, dell’uso di veicoli inquinanti per la consegna di merci e traffico commerciale in genere; lo sviluppo di sistemi di infomobilità per favorire l’integrazione tra i vari sistemi di trasporto; incentivi per l’utilizzo della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico locale, con promozioni di tariffazione integrata globale; disincentivi per l’utilizzo della mobilità non sostenibile come, ad esempio, l’aumento del prezzo della sosta a pagamento, soprattutto in centro, e riduzione del numero degli stalli.
Ma tra gli interventi previsti rientrano anche quelli legati al miglioramento della viabilità come quello che riguarda il quartiere Materdomini, con l’allargamento del sottopasso, la creazione di una Zona 30 su via Materdomini e la realizzazione di una strada di “bypass” per aggirare il cuore del quartiere e raggiungere il litorale nord.

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