Gli stabilimenti balneari di Brindisi in attesa del bel tempo. Ma non tutti scelgono di aumentare i prezzi

Lido Brin, uno dei tanti stabilimenti balneari sul litorale brindisino
Lido Brin, uno dei tanti stabilimenti balneari sul litorale brindisino
di Antonio SOLAZZO
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Martedì 6 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:45

Brindisi aspetta con impazienza l’inizio – definitivo – della stagione estiva. In attesa delle ottimali condizioni meteorologiche, ancora troppo altalenanti per garantire lunghe giornate al mare, gli stabilimenti balneari stanno cominciando ad aprire i battenti per permettere ai propri clienti di sfruttare i primi caldi all’insegna del relax. Sistemate le strutture e preparati lettini e ombrelloni, tutto sembra pronto per il via libera. Manca, insomma, solo il bel tempo, aspetto fin troppo determinante: nuvole e pioggia si sono infatti presi la scena durante tutto il mese di maggio, rimandando non di poco le aperture delle spiagge costrette a restare chiuse – o comunque deserte – nonostante i lunghi lavori.

I costi di ombrelloni e lettini

Alla problematica del meteo si aggiunge la questione relativa ai pesanti rincari nelle bollette, che hanno obbligato i titolari ad aumentare leggermente i prezzi dei servizi offerti ai consumatori, a partire da bar e dalla ristorazione per arrivare a cabine, sdraio e ombrelloni (per cui comunque incidono diversi fattori come il periodo e la posizione).

Una situazione decisamente complicata che rischia, dunque, di caratterizzare negativamente l’estate brindisina e non solo. Nonostante questo, titolari e cittadini non vedono l’ora di poter cominciare la stagione più calda dell’anno godendosi il bellissimo mare del litorale adriatico.

Oktagona sceglie di non aumentare

«Per quanto riguarda ombrelloni e lettini abbiamo deciso di mantenere gli stessi prezzi dello scorso anno», spiega Tommaso Moccia, uno dei titolari del lido Oktagona. «La politica che abbiamo deciso di adottare è quella di non aumentare i costi per quanto riguarda il reparto spiaggia: a giugno, per esempio, un ombrellone con due lettini ha un prezzo di venticinque euro, mentre il lettino singolo ha una tariffa di sette euro. Noi non abbiamo una quota d’ingresso a pagamento, ognuno può entrare liberamente nel nostro stabilimento. La spiaggia è già attiva con tutti i suoi servizi, bar e ristorante sono già operativi, ma sulla ristorazione abbiamo necessariamente dovuto operare qualche rincaro dovuto all’aumento del prezzo della merce direttamente dai fornitori, ma per quanto riguarda il noleggio di ombrelloni e sdraio, il listino è rimasto quello della passata stagione. Dal giorno dieci invece, meteo permettendo, dovrebbero partire anche le prime serate con feste e con la musica, ma stando sul mare, abbiamo bisogno delle buone condizioni meteorologiche», prosegue. Non manca, però, una grande preoccupazione dovuta alla continua sporcizia presente alla riva del mare: «Abbiamo un grosso problema su tutto il litorale che si è riempito di alghe, legni e quant’altro. Ci hanno detto che sta arrivando tutto da noi direttamente dall’alluvione dell’Emilia-Romagna: è da quattro giorni che noi facciamo pulizie su pulizie, ma puntualmente ritorna tutto e resta quindi sempre sporco. Purtroppo, la gente arriva e pensa che sia questo litorale a essere sporco o che sia una nostra prerogativa, ma non dipende assolutamente da noi che anzi siamo al lavoro per provare a risolvere questo spiacevole inconveniente», chiude Tommaso Moccia.

Granchio Rosso: aumento del 7-8 per cento

«I nostri prezzi sono leggermente aumentati, parliamo del sette o dell’otto percento a fronte però di un rincaro dei canoni del venticinque percento e delle tasse sulla spazzatura arretrate dal 2016 in poi», afferma Antonio Monaco, proprietario dello stabilimento Granchio Rosso. «Lo stesso discorso vale per bar e ristorante anche perché l’anno scorso abbiamo avuto batoste per quanto riguarda l’elettricità. Per fare un esempio, poi, un solo cartone di pizza costa cinquanta centesimi: questo dato serve a spiegare perfettamente la nostra situazione. Per il resto non è cambiato niente, i servizi restano gli stessi. Siamo pronti da maggio, ma il meteo ci ha frenato molto. Domenica è stata la prima giornata in cui abbiamo visto tanta gente», conclude.

Lido Brin punta a prezzi più accessibili ma gli aumenti ci sono

«Inizio col dire, intanto, che la stagione sta cominciando molto male: al momento nella nostra spiaggia c’è scarsa affluenza anche perché, tra le piogge di maggio e i cattivi tempi di queste settimane, la gente non sembra avere molta voglia di venire a mare», dice Aldo Malcarne, proprietario del Lido Brin. «Per quanto riguarda la politica dei costi, noi abbiamo deciso di adottare prezzi molto accessibili per non riversare sulla clientela tutti i rincari disastrati che ci hanno colpito, a partire dalla spazzatura per arrivare ai canoni che sono aumentati del venticinque percento. Questo è un problema molto serio che dobbiamo prendere in considerazione, i nostri rialzi sono molto bassi ma è evidente che in questa situazione siano sempre i consumatori a rimetterci. Si tratta veramente di aumenti minimi che ci permettono di lavorare, altrimenti se fossero superiori non verrebbe veramente più nessuno: bisogna stare attenti, serve saper coniugare i prezzi con i servizi offerti. Fortunatamente il nostro mare è pulitissimo, le acque sono trasparenti, stupende. Siamo contenti di non avere i problemi che purtroppo sono arrivati alle altre spiagge, la nostra caletta è molto pulita, preservata probabilmente da correnti favorevoli e speciali», conclude.  

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