Brindisi, il sindaco pronto a dimettersi dopo la rottura in aula su Edison. Convinto a rimanere da Emiliano

Brindisi, il sindaco pronto a dimettersi dopo la rottura in aula su Edison. Convinto a rimanere da Emiliano
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Mercoledì 28 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:28

Era pronto a rassegnare le proprie dimissioni, lunedì al termine del consiglio comunale, il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, dopo che tre consiglieri di maggioranza (due Pd e uno Italia Viva) hanno fatto saltare il numero legale e dunque il dibattito sul progetto del deposito costiero “small-scale” di gnl che Edison vorrebbe realizzare a Costa Morena Est. Il documento con il quale il sindaco avrebbe formalizzato il passo indietro, certificando l’apertura della crisi politica, era già stato messo nero su bianco e pronto per essere protocollato. Nel frattempo, tuttavia, è arrivata la telefonata da parte del presidente della Regione Michele Emiliano, che ha convinto Rossi a desistere (o a resistere), promettendo tra l’altro che la Regione non avrebbe dato il via libera al progetto senza il benestare del Comune.

Le reazioni

Allo stesso tempo, nelle scorse ore è arrivato il commento del segretario regionale del Pd Marco Lacarra, che da un lato ha chiarito come il suo partito sia «fondamentale che, anche nell’ottica della rivoluzione verde dei prossimi anni, sia dato avvio ad ogni opera che ci consenta di arrivare in tempo agli obiettivi stabiliti in sede europea in materia ambientale ed energetica». Allo stesso tempo, però, Lacarra ha ribadito che «quella del sindaco di Brindisi riassume posizioni di buon senso rispetto all’individuazione del sito dove realizzare il deposito gnl, che deve garantire le migliori condizioni ambientali senza essere d’intralcio allo sviluppo del Porto e della vita economica della città. Ma è anche vero che la zona di Costa Morena Est - non idonea per il sindaco Rossi - offre già buone garanzie sotto questi profili». Amareggiato è invece il segretario cittadino del Pd Francesco Cannalire che sottolinea, riferendosi ai consiglieri di maggioranza che hanno fatto mancare il numero legale, quanto sia stato «davvero spiacevole non permettere una trasparente discussione» su un tema fondamentale come quello del deposito Edison, impedendo «un necessario approfondimento del progetto e della sua localizzazione, su cui sono stati sollevati rilievi tecnici anche dalle strutture della Regione Puglia. E la possibilità di una disponibilità di revisione del progetto da parte di Edison, così come richiesto dall’amministrazione comunale già nel 2019, anche alla luce di un auspicabile cambio di strategia nazionale dopo l’esperienza negativa di Napoli, non è da trascurare proprio a seguito delle rassicurazioni del sindaco a favore dell’investimento con il progetto rivisitato». Il vero rammarico, per Cannalire, «è che è evidente che coloro che si dicono favorevoli al progetto così come presentato da Edison, abbiano in realtà solo la volontà di speculare politicamente sulle diverse sensibilità dei singoli che, oltretutto, non hanno avuto modo di emergere poiché non è stata possibile alcuna trasparente discussione. La domanda sorge spontanea: l’obiettivo è avere l’investimento Edison o, più banalmente per i soliti vecchi protagonisti, è l’ennesimo tentativo di destabilizzare l’amministrazione comunale? La situazione è abbastanza chiara». Rispetto all’iter autorizzativo, infine, annuncia: «Vedremo, alla luce di quelle che saranno le prescrizioni previste sia per il deposito costiero di gnl di Edison sia per il deposito costiero di carburanti di Brundisium che sorgerà distante poche decide di metri, quale sarà il margine di utilizzo residuo dello sporgente di Costa Morena e in che modo il deposito costiero della società Brundisium interferirà con la banchina attrezzata che sarà al servizio della zona franca doganale di Enel Logistics.

Senza voler sollevare alcuna polemica, credo che a questo punto sia necessaria una presa di coscienza da parte di chi lavora e vive quelle aree, prima ancora dei consiglieri comunali ed in generale della politica».

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