Miracolo nel Santuario di Jaddico, il vescovo: «Vere le visioni di D'Amici»

Miracolo nel Santuario di Jaddico, il vescovo: «Vere le visioni di D'Amici»
di Antonio SOLAZZO
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Giovedì 8 Dicembre 2022, 05:00

A distanza di circa sessant’anni, la Chiesa riconosce le apparizioni avvenute al Santuario di Jaddico al brindisino Teodoro D’Amici. È questa la grande novità annunciata attraverso un comunicato stampa dall’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni: oggi, nella giornata dedicata all’Immacolata Concezione, l’arcivescovo monsignor Domenico Caliandro promulgherà infatti un decreto riconoscendo i fenomeni accaduti proprio a Jaddico a cavallo tra il 1962 e il 1963. 

La storia

La nascita e la storia del Santuario risalgono appunto a quegli anni, periodo in cui il vigile urbano Teodoro D’Amici afferma di aver ricevuto delle manifestazioni della Madonna grazie alle quali riesce a riportare alla luce, proprio all’interno delle campagne della zona, un affresco dipinto sul muro di una casa diroccata raffigurante la Vergine Maria con Gesù Bambino tra le braccia. È allora che lo stesso D’Amici decide di impegnarsi per promuovere l’edificazione di una Chiesa, dal momento che l’area diviene subito meta di numerosi pellegrinaggi da parte dei fedeli. Nel 1965, dopo le necessarie verifiche effettuate da monsignor Nicola Margiotta (l’arcivescovo brindisino dell’epoca) circa il carattere sincero della devozione popolare nascente, l’edificio appena sorto viene intitolato a Santa Maria Madre della Chiesa, nome che rimanda agli eventi ecclesiali di quegli anni (durante il Concilio Vaticano II appena concluso, il papa Paolo VI aveva invocato la Vergine proprio con questo appellativo). 
Nonostante la bellezza del posto, le conversioni avvenute, i pellegrinaggi, i sentiti ed emozionanti percorsi di fede e il riconoscimento da parte dei vescovi brindisini sulla valenza spirituale del luogo, l’approvazione ecclesiale sulle affermazioni di Teodoro D’Amici non arriva e nulla viene espresso in maniera definitiva rispetto al fenomeno che dà le origini al santuario.
È monsignor Domenico Caliandro, supportato da tre teologi censori, a decidere di chiarire definitivamente la vicenda e la natura delle apparizioni. Da lì, a stretto giro, arriva la conferma: quanto accaduto a Jaddico è da ritenere vero e soprannaturale. «I fedeli di Brindisi possono riconoscere ora a tutti gli effetti di essere stati visitati dalla Beata Vergine Maria», si legge nel comunicato stampa diramato dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. Il Santuario di Santa Maria Madre della Chiesa è sempre stato riconosciuto da tutti i cristiani e dai fedeli (brindisini e non, dal momento che resta frequentato da persone provenienti anche da altre province) come un luogo importante e con un profondo e radicato significato spirituale, ma adesso con tutta probabilità lo sarà ancora di più. 
«Sono molto contenta ed emozionata per questa notizia – racconta una signora – perché sono da sempre devota alla Madonna e a questo bellissimo luogo. Il fatto che il riconoscimento avvenga proprio in concomitanza con la giornata dell’Immacolata Concezione rende l’atmosfera ancora più unica, emozionante. Ricordo che nella mia prima visita a Jaddico rimasi estasiata di fronte alla bellezza e alla santità che si può respirare lì intorno, ma ogni volta che mi reco in preghiera in quella Chiesa provo le stesse sensazioni della prima volta.

La tranquillità e il senso di rifugio che si vivono lì sono impareggiabili, tornarci dopo la conferma delle apparizioni a Teodoro D’Amici sarà ancora più suggestivo», chiude. 

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