Vandali, di sicuro. Ma non solo. Stavolta chi ha preso di mira la piscina comunale, da tempo chiusa in attesa che siano sciolti i nodi legati alla gestione, puntava anche a intimidire. Prima i colpi di piccone (in un primo momento si era ipotizzato fossero colpi di pistola, circostanza di seguito esclusa dalla Scientifica), contro la vetrate della struttura di via Ligabue al quartiere Sant’ Elia di Brindisi. E una volta entrati all'interno del complesso sportivo, hanno devastato l'edificio e la vasca: dal trampolino agli infissi sino agli impianti. La scoperta stamane. Sul posto, insieme ai tecnici del Comune, anche gli agenti della polizia locale e gli investigatori della questura, chiamati a fare luce su un episodio che certo non può essere derubricato ad atto di teppismo, come in altre circostanze. Non è la prima volta, che tanto la piscina del Sant'Elia quanto altri impianti comunali sono oggetto di bande di vandali.
I bandi
Più volte messa in vendita, con gare andate deserte, al centro di un aspro dibattito anche rispetto al bando per l'affidamento in gestione, anch'esso sino ad oggi non andato a buon fine, la piscina rischia senz'altro di finire in degrado.
Indagini, a margine di quanto accaduto la scorsa notte, sono in corso anche da parte della Digos, in attesa che il Comune formalizzi dettagliatamente nella denuncia i danni arrecati alla struttura ed eventuali pressioni ricevute nell'ambito delle procedure legate alle gare e ai bandi pubblicati proprio sul fronte della piscina comunale.