Le segnalazioni a cui fa riferimento il segretario regionale sembra si riferiscano non solo all’”inquinamento” tra diversi partiti ma anche alla raccolta firme svolta dal segretario cittadino che in tanti hanno denunciato come illecita sugli iscritti, per la candidatura di Antonio Elefante al congresso provinciale, poi bocciata dalla commissione regionale di garanzia perché “priva delle dichiarazioni programmatiche oltre che, nei termini di scadenza, anche delle firme di presentazione autenticate”.
Per i dirigenti del circolo cittadino, inoltre, sussistono ancora “infiltrazioni” nell’anagrafe del partito anche dopo l’allontanamento dei transfughi verso Articolo 1 e soprattutto nei legami di parentela tra chi è andato e chi è rimasto. Il commissariamento servirà dunque a ripulire le file degli iscritti e a ridare, si augurano i piddini, nuova vita al partito dopo anni di lotte e contese attribuite alla presenza dei due big, Romano e Mariano in contrapposizione tra loro, accentuate dalla mancanza di dialogo che aveva chiuso il confronto dietro la saracinesca della sede di via Torchiarolo già all’indomani delle amministrative del 2015 quando il Partito democratico aveva espresso gran parte del Consiglio comunale. Nei due anni successivi la struttura partitica si era sgretolata nell’indifferenza di molti e neanche le vicende amministrative avevano dato seguito ad un confronto. A settembre il segretario cittadino aveva annunciato il coinvolgimento della Commissione regionale di Garanzia che valutasse l’operato dei quattro consiglieri i quali avevano espresso voto contrario nell’ultimo Consiglio comunale prima della caduta del governo Renna, ritenendoli responsabili della fine di quel mandato. Fiorentino aveva chiesto l’eventuale espulsione dal partito degli iscritti al Pd di area renziana. Avveniva tutto a margine dell’inaugurazione della sede di Articolo 1 nel quale erano confluiti una quarantina di ex Pd. Immediata fu la reazione dei quattro “dissidenti” che in una nota considerarono il comportamento del segretario cittadino “un’umiliazione, per iscritti e militanti, così come umiliante è il fatto che lo pseudo segretario Fiorentino sia, in realtà, artefice ed attivo organizzatore del movimento Art.1 in San Pietro Vernotico ed in provincia” auspicando “che la fase congressuale del Pd sampietrano, così come il nuovo tesseramento, siano gestite e supervisionate da personalità superpartes e di assoluta garanzia”.