Pd, a San Pietro non si voterà. Lacarra nuovo commissario

Pd, a San Pietro non si voterà. Lacarra nuovo commissario
di Cristina PEDE
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Sabato 21 Ottobre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 18:36
A San Pietro Vernotico non si voterà per il congresso provinciale di domani del Partito democratico per l’elezione del nuovo segretario. Le attività sono sospese e la locale sezione è commissariata. Lo annuncia in una nota il segretario regionale Marco Lacarra che rappresenterà anche il commissario per San Pietro fino al prossimo congresso e non prima di aver risolto i problemi che molti iscritti hanno posto chiedendo che si facesse luce sulle dinamiche interne del circolo e dei ruoli ambigui di alcuni iscritti, tra cui quello del segretario cittadino Andrea Fiorentino. A Lacarra saranno affiancati tre sub commissari uno per ogni area interna del Pd: Pierluigi De Luca per l’area Emiliano, Giampiero Rollo per l’area Orlando ed Ermanno Manca per i renziani. Quella del commissariamento è stata una decisione presa all’unanimità dalla segreteria regionale per quei circoli pugliesi dove si presentavano anomalie in fatto di tesseramento, per cui sono state sospese anche le procedure congressuali. Dopo la verifica dei verbali sugli iscritti, la segreteria regionale ha stabilito che se pur per l’anno in corso gli iscritti rappresentano la componente effettiva della sezione, il problema si pone per il tesseramento del 2016 e per quegli iscritti che potrebbero votare al congresso pur non avendo rinnovato la tessera nel 2017. Nel frattempo però nel comune di San Pietro è sorta la sede di Articolo 1-Mdp “e c’è gente che pur risultando nell’anagrafe del Pd, è attivista e impegnata nel nuovo soggetto politico. Le segnalazioni giunte in tal senso sono numerose, e pertanto, fin quando gli organismi statutariamente previsti, non saranno nelle condizioni di fare verifiche approfondite sulla vicenda, c’è il rischio che la scelta degli organismi dirigenti locali e provinciali del Pd possa essere determinata da chi già milita in altri soggetti politici”, scrive Lacarra.
 
Le segnalazioni a cui fa riferimento il segretario regionale sembra si riferiscano non solo all’”inquinamento” tra diversi partiti ma anche alla raccolta firme svolta dal segretario cittadino che in tanti hanno denunciato come illecita sugli iscritti, per la candidatura di Antonio Elefante al congresso provinciale, poi bocciata dalla commissione regionale di garanzia perché “priva delle dichiarazioni programmatiche oltre che, nei termini di scadenza, anche delle firme di presentazione autenticate”.
Per i dirigenti del circolo cittadino, inoltre, sussistono ancora “infiltrazioni” nell’anagrafe del partito anche dopo l’allontanamento dei transfughi verso Articolo 1 e soprattutto nei legami di parentela tra chi è andato e chi è rimasto. Il commissariamento servirà dunque a ripulire le file degli iscritti e a ridare, si augurano i piddini, nuova vita al partito dopo anni di lotte e contese attribuite alla presenza dei due big, Romano e Mariano in contrapposizione tra loro, accentuate dalla mancanza di dialogo che aveva chiuso il confronto dietro la saracinesca della sede di via Torchiarolo già all’indomani delle amministrative del 2015 quando il Partito democratico aveva espresso gran parte del Consiglio comunale. Nei due anni successivi la struttura partitica si era sgretolata nell’indifferenza di molti e neanche le vicende amministrative avevano dato seguito ad un confronto. A settembre il segretario cittadino aveva annunciato il coinvolgimento della Commissione regionale di Garanzia che valutasse l’operato dei quattro consiglieri i quali avevano espresso voto contrario nell’ultimo Consiglio comunale prima della caduta del governo Renna, ritenendoli responsabili della fine di quel mandato. Fiorentino aveva chiesto l’eventuale espulsione dal partito degli iscritti al Pd di area renziana. Avveniva tutto a margine dell’inaugurazione della sede di Articolo 1 nel quale erano confluiti una quarantina di ex Pd. Immediata fu la reazione dei quattro “dissidenti” che in una nota considerarono il comportamento del segretario cittadino “un’umiliazione, per iscritti e militanti, così come umiliante è il fatto che lo pseudo segretario Fiorentino sia, in realtà, artefice ed attivo organizzatore del movimento Art.1 in San Pietro Vernotico ed in provincia” auspicando “che la fase congressuale del Pd sampietrano, così come il nuovo tesseramento, siano gestite e supervisionate da personalità superpartes e di assoluta garanzia”.
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