Nuovo scalo merci, i primi Tir partono dal Salento in treno

Nuovo scalo merci, i primi Tir partono dal Salento in treno
di Francesco TRINCHERA
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Lunedì 13 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:51

BRINDISI - Un taglio del nastro che apre le porte all’avvio, nella giornata di oggi, di un nuovo progetto di trasporto intermodale, collegando lo scalo merci di Brindisi su via Porta Lecce, che raccoglierà i mezzi in partenza dal Salento, a quello di Forlì (Villa Selva). Nella giornata di ieri, infatti, c’è stata la presentazione della nuova proposta voluta dalla società foggiana di Lotras, assieme ai partner tedeschi di Vtg e con il supporto dell’azienda di autotrasporti (con sede a Casarano) Primiceri. 
Al battesimo della nuova piattaforma intermodale, anche il viceministro ai Trasporti ed alla Mobilità Sostenibile Teresa Bellanova, il parlamentare brindisino Mauro D’Attis (Forza Italia) e i rappresentanti delle istituzioni del territorio, dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci al sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, e il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi. Il progetto mira a far viaggiare su rotaia, e non più su strada, 312 automezzi sulla tratta tra la Puglia e l’Emilia Romagna (per una lunghezza di circa 700 chilometri), caricando i tir sui treni attraverso un sistema chiamato “Roadraaillink” (o R2l) e che agisce con un telaio metallico galvanizzato che faciliterà l’ingresso del mezzo sul treno e la sua discesa una volta che il convoglio sarà arrivato a destinazione. 
Subito dopo il taglio del nastro, è stata effettuata per i presenti una dimostrazione di questa nuova modalità di trasporto, caricando un rimorchio sul treno attraverso il dispositivo R2L. La nuova tratta prevede due viaggi al giorno, tra andata e ritorno nei due scali interessati e si va a sommare a quella già esistente tra Brindisi e Piacenza (progetto della Gts) attiva da giugno scorso. 
«Stiamo dando la possibilità al territorio salentino – ha detto Nazario De Girolamo, amministratore delegato di Lotras – di usufruire di un servizio campione unico a livello nazionale».

La scelta di Brindisi è perché qui «è il punto più estremo – ha aggiunto De Girolamo – dove è attivo un terminal ferroviario per poter immettere il mondo dell’autotrasporto in una piattaforma di scambio a 700 chilometri di distanza, evitando la parte via strada». Dal lato degli autotrasportatori, c’è soddisfazione per aver dato una nuova opportunità alla movimentazione delle merci, in attesa anche della riapertura dello scalo di Surbo: «La distanza tra sud e nord – ha detto Sonia Primiceri, del gruppo di Casarano - viene ridotta ed il ruolo della logistica assume una posizione totalmente diversa, con benefici a livello di sicurezza e sostenibilità indiscutibili». 

Le reazioni

Tra i commenti dei rappresentanti istituzionali, quello di Delli Noci, che oltre ad aver rimarcato la necessità di costruire piattaforme logistiche «all’altezza della situazione», ha annunciato che nelle settimane prossime sarà in Albania per discutere sulla creazione «di un corridoio per far viaggiare le merci e che siano collegati al mercato internazionale». L’assessore è tornato anche sulla questione dello scalo di Surbo, augurandosi che presto possa rientrare all’interno di questo hub e ricordando anche che «il bando per la vendita di Rfi scadrà il prossimo novembre». 
Rossi, tra le altre cose, ha parlato della valorizzazione dello scalo ferroviario di via Porta Lecce e allo stesso tempo dell’importanza di avere «un hub per accogliere le merci che provengono dal Salento e quelle che arrivano dal Nord». Patroni Griffi, invece, ha evidenziato da parte sua l’importanza del traffico dei rotabili nell’ambito dello sviluppo del territorio, rimarcando quanto l’uso dell’intermodalità possa essere un volano per alimentarlo. 

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