Saldi, a Brindisi partenza a rilento: vendite giù del 15 per cento

Saldi, a Brindisi partenza a rilento: vendite giù del 15 per cento
di Lucia PEZZUTO
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Venerdì 30 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:31

BRINDISI - Partono in sordina i saldi estivi nella provincia di Brindisi, nessuna corsa all’affare, almeno per il momento. La pandemia oltre ad aver messo in difficoltà le attività commerciali ha anche alleggerito i portafogli e la disponibilità economica delle famiglie. Lo dicono i numeri, si registra almeno il 15 per cento in meno delle vendite rispetto allo scorso anno nello stesso periodo. 
E’ pur vero che viste le chiusure forzate per il Covid durante i mesi primaverili la Regione Puglia quest’anno, in accordo con i rappresentati di categoria dei commercianti, ha stabilito di posticipare le svendite. I saldi sono partiti sabato scorso, 24 luglio. Questo per dare la possibilità ai commercianti di poter recuperare gli introiti persi con lo stop della pandemia e rigenerare il magazzino. In questa prima settimana, tuttavia, nei negozi brindisini non si è vista molta gente, forse complice anche il bel tempo. Queste giornate particolarmente calde hanno indotto le persone a scegliere il mare e rinviare gli acquisti.
Nei negozi la cartellonistica porta già sconti a partire dal 40 per cento. Sono pochi i capi di abbigliamento al 20 e 30 per cento, le collezioni in saldo, almeno nei piccoli negozi, sono presso ché integre. Questo vuol dire che a disposizione degli acquirenti c’è un grande assortimento. Lo stesso non si può dire per i grandi magazzini, dove il marchio del franchising impone ben altra politiche aziendali. Basta fare un giro nei centri commerciali per vedere che i capi di abbigliamento in saldo sono pochi e relegati in un angolo del negozio come se fossero capi di fine serie, i prezzi sono convenienti ma, come spesso accade, in saldo ci sono pezzi estivi accanto a pezzi invernali. 
Forse a ben guardare si riesce a concludere l’affare ma siamo ben lontani dalle collezioni primavera-estate dell’anno in corso.

Ma accanto a questi magazzini vi sono anche altri negozi che invece puntano sulla clientela fidelizzata e si guardano bene dal deludere le aspettative dei loro clienti. Qualche commerciante, tra l’altro, ammette anche di aver cominciato già da una settimana ad applicare la scontistica per accontentare acquirente affezionato. 

Le reazioni

«Dobbiamo lavorare, è vero. Perché abbiamo guadagnato ben poco in quest’ultimo anno e gran parte delle collezioni sono rimaste in magazzino - dice un commerciante del centro cittadino - ma è pur vero che abbiamo una clientela che viene qui da anni ed è giusto accontentarla. Ho cominciato così i saldi già il 10 luglio. Abbiamo avvertito la gente con un sms e sono venuti. Anche perché ora stanno riprendendo le cerimonie e i matrimoni e la gente ha bisogno di un abito nuovo. In pratica ci veniamo incontro». 
Del resto, quelli appena trascorsi sono stati mesi difficili. Basti pensare che in provincia di Brindisi i negozi di abbigliamento hanno avuto perdite sino al 90 per cento tanto da costringere molti commercianti a chiudere le proprie attività. Qualche attività ha già approfittato delle vendite di liquidazione che dovevano terminare 15 giorni prima dell’inizio dei saldi. Qualcun altro ha applicato lo sconto ai clienti fidelizzati. In ogni caso, con o senza l’escamotage, le attività commerciali cercano di tirare la testa fuori dall’acqua e prendere una boccata d’ossigeno con la speranza che il peggio sia passato e si possa presto tornare a lavorare a pieno regime.

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