Furto nella notte: rubati oggetti e arredi sacri del '700 nella chiesa di San Paolo-museo diocesano. Ingente il bottino

Indaga la polizia. Bottino da quantificare

L'interno della chiesa di San Paolo, a Brindisi
L'interno della chiesa di San Paolo, a Brindisi
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Sabato 18 Marzo 2023, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 20:16

Brutta sorpresa nelle prime ore di questa mattina  per il sacerdote ed i parrocchiani della chiesa  di San Paolo a Brindisi, nell'omonimo Largo, che funge anche da museo diocesano. Arrivato per la celebrazione della santa messa del mattino, il sacerdote ha scoperto il furto di alcuni oggetti e arredi sacri, alcuni dei quali risalenti al '700. Non è stata tocctata l'Arca di San Teodoro, il patrono della città.

All'appello, ancora parziale, mancherebbero anfore per oli santi d'argento risalenti al 1750, oggetti liturgici tra cui un argentiere napoletano, un ostensorio raggiato, un servizio da lavabo risalente ai secoli XVII-XVIII.

E ancora ostensorio del cavallo parato durante il Corpus domini del 1706, un piatto da parata del 1694,  calici d'argento e altro ancora da censire.

Azione nella notte

L’azione del malvivente quasi sicuramente è avvenuta nel cuore della notte, con il favore delle tenebre anche perché la chiesa era stata chiusa da ieri sera quando, aveva constatato il sacerdote,  tutto era in ordine. L’edificio  collocato nel cuore del centro storico della città, è stato violato prima forzano le sbarre del cancello laterale e poi segando le inferriate di una finestra. Da lì i ladri si sono intrufolati e hanno agito sostanzialmente indisturbati, portando via con sé gli oggetti sacri da rivendere al mercato nero.

 

Indagini della polizia

Un’azione rapida che comunque avrebbe lasciato qualche traccia. Sul posto sono intervenuti i poliziotti delle Volanti, della Squadra mobile e della Scientifica. Dal primo sopralluogo è stato evidente la mano di una banda di ladri "professionisti" e del disperato bisognoso di racimolare qualche decina di euro.

La diocesi

Sentimenti di amarezza, di sconforto e di delusione sono stati espressi anche dal vescovo, Giovanni Intini: "Questo gesto – afferma il pastore della chiesa Brindisina – offende sia la sensibilità religiosa che quella culturale della nostra città e della diocesi che da pochissimo aveva allestito il museo consapevole del suo dovere di conservare il grande patrimonio artistico lasciato dai padri. Nel frattempo confidiamo nell’azione investigativa delle forze di polizia che son già al lavoro per individuare i colpevoli e restituire gli oggetti rubati”.

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