Rosa Marina, sempre più incidenti con ragazzini alla guida di scooter o minicar. «I genitori facciano la loro parte»

Rosa Marina, sempre più incidenti con ragazzini alla guida di scooter o minicar. «I genitori facciano la loro parte»
di Danilo SANTORO
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Venerdì 16 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:06

«Serve un senso di responsabilità maggiore da parte di tutti. Ad iniziare dai genitori». È questo il richiamo a residenti e villeggianti di Rosa Marina, da parte del presidente del consorzio Nini Cea, all’indomani del secondo incidente in pochi giorni, e di una serie di altri episodi di pericolo per la viabilità denunciati da più parti negli ultimi tempi nel rinomato complesso turistico sul litorale nord di Ostuni, in provincia di Brindisi. «Stiamo portando avanti le attività di controllo, nell’ambito di quelle che sono le nostre disponibilità economiche. Chiaramente abbiamo potenziato le verifiche rispetto agli altri anni. Ora d’intesa con il servizio di vigilanza - spiega Cea - abbiamo disposto di razionalizzare i controlli piuttosto che disperderli».

I primi risultati

E così saranno individuati alcuni punti “sensibili” dove troppo spesso si verificano situazioni di pericolo per la sicurezza anche pedonale all’interno del rinomato complesso turistico. Attività di controllo dopo i primi incidenti che hanno portato già le guardie giurate ad accertare minori in sella agli scooter senza revisione o assicurazione. Ma anche adolescenti alla guida di mini-car senza i necessari requisiti. E così è scattata la sospensione delle tessere d’accesso all’interno del villaggio.

La preoccupazione

Resta la preoccupazione per il reiterarsi di questi episodi. «A Rosa Marina purtroppo non è una novità quello che è accaduto. Ci sono stati diversi anni fa incidenti ancora più gravi. Quest’anno, però, dopo i lunghi mesi di chiusura causati dal Covid, acquisita la libertà si sono persi un po’ gli equilibri. Soprattutto per gli adolescenti si è verificata - ritiene Cea - questa reazione senza limiti. È opportuno quanto prima che si possa recuperare questo senso di responsabilità quanto prima». Il riferimento è alle scorribande sui ciclomotori (talvolta anche in 3 o 4) senza casco a forte velocità o i divieti di circolazione ignorati sistematicamente. Ma anche ad auto elettriche o monopattini che si aggirano quasi indisturbati nel villaggio senza il rispetto di alcuna segnaletica. Quasi uno stato di anarchia per la circolazione. «In tutto questo non posso prendermela con questi minori. Se non sono punitivi i genitori, non si cambierà la tendenza. Continuo a sostenere che noi che apparteniamo ad altre generazioni: nei tempi passati, nostri comportamenti non adeguati al senso civico venivano puniti severamente dai nostri genitori. C’era un sistema educativo diverso rispetto a quello di oggi nei confronti dei ragazzi. Bisognerà tornare a riflettere - continua Cea - sul dare ai minori un senso di responsabilità adeguato».
Ma i mezzi senza assicurazione o revisione, all’interno del villaggio, spesso vengono guidati non solo da minori.

Scene che si ripetono da tempo, aumentate anno dopo anno. Intanto, poi, in una Rosa Marina già con numeri elevati di presenze tra le 1.500 ville, l’altro nodo è quello agli accessi che giungono da Cala. Dallo stesso consorzio di Rosa Marina era stata ipotizzata anche l’attivazione di un ingresso automatico per impedire l’accesso. Soluzione non completamente tramontata. Proprio da Cala provenivano i ragazzi coinvolti nello scontro tra due moto con tre feriti avvenuto martedì all’interno del villaggio principale. «Purtroppo al momento non c’è un organo istituzionale con cui interloquire. Ma è chiaro che serve un senso di responsabilità dei consorziati di Cala per cercare di limitare il traffico all’interno della nostra area, così come noi limitiamo l’accesso da loro. È il minimo che si possa fare. Cercheremo - conclude Ninni Cea - di frenare almeno l’ingresso di mezzi a due ruote provenienti da Cala».

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