Eni vende gli stabilimenti chimici:
da Brindisi a Roma per il lavoro

BRINDISI - È sceso in piazza ancora una volta il popolo di Eni. Si contano in qualche migliaia gli operai e i tecnicni che hanno partecipato alla manifestazione nazionale che si è svolta a Roma in piazza Santi Aspostoli. Massiccia anche la partecipazione della delegazione di Brindisi per protestare contro la scelta della società dal “cane a sei zampe” di vendere una parte, fino ad ora non meglio precisata, di Versalis ad un Fondo di investimento americano, Sk Capital, di proprietà di iraniani.

Sono giunti nella Capitale da tutti i territori che ospitano uno stabilimento o una sede Eni, i lavoratori preoccupati per il loro futuro e per il futuro della chimica in Italia. Con loro c’erano i segretari nazionali di Femca, Filctem e Uiltec, ma anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. In piazza erano presenti anche rappresentanti delle istituzioni comunali e regionali dove insistono gli stabilimenti Versalis, tra questi, per la Puglia, il consigliere regionale Gianluca Bozzetti. Nel frattempo a Brindisi una parte delle Rsu ha seguito lo sciopero che ha visto un’adesione di circa il 95% dei lavoratori.