Brindisi, Fusco: «Io candidato? Vedremo. Un danno le divisioni sul porto»

Brindisi, Fusco: «Io candidato? Vedremo. Un danno le divisioni sul porto»
di Danilo SANTORO
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Martedì 8 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:34

BRINDISI - Nessun rifiuto a priori. Ma l’interesse mostrato intorno alla sua figura non lo ha lasciato “indifferente” di fronte ad una possibile candidatura a sindaco per le elezioni amministrative in programma a Brindisi per la primavera del 2023. Certo il risultato personale ottenuto da Roberto Fusco alle ultime elezioni con il Movimento Cinque Stelle, quando ha conteso concretamente il seggio al centrodestra ha “riacceso” la sua passione politica. Una passione mai sopita: ma in questa fase, chiarisce, non sono previste “fughe in avanti” da parte del professionista brindisino, ai vertici in Italia dell’avvocatura civile. 
«Al momento l’unica cosa che posso dire è che sono spettatore di quello che è il dibattito politico. È un po’ prematuro avanzare ipotesi sulla mia eventuale candidatura, anche perché, come accaduto in passato, i primi nominativi che vengono fatti sono quelli che si bruciano. In questa fase leggo, sono spettatore, sto riflettendo». Oltre la soddisfazione del risultato personale, negli ultimi giorni per Fusco amico personale dell’ex Premier Giuseppe Conte, sono giunti anche gli apprezzamenti della società civile e di altri esponenti del panorama politico del territorio. 
Tra questi l’ex presidente della provincia Michele Errico che pur senza mai citarlo in un recente intervento, avrebbe inserito il nome di Fusco in una rosa ristretta di profili per un nuovo progetto di governo a Brindisi in vista dell’imminente appuntamento elettorale. «Anche l’intervento di Michele Errico era riferito a figure di rilievo nazionale che sono tante in città, a partire dallo stesso Sindaco uscente. Però -afferma Fusco - se era riferito a me lo ringrazio. So che mi vuole bene, sono stato al suo fianco nelle battaglie ambientali. Però, ripeto, anche nelle sue parole si possono vedere profili di tante persone, non necessariamente il mio nome».
Un profilo basso, quello che in questa fase preferisce mantenere il noto avvocato brindisino, ma che non gli impedisce di dare alcune valutazioni in merito a quelli che sono i temi “caldi” e di stretta attualità che riguardano la politica brindisina. E tra questi, il futuro del porto di Brindisi con i possibili nuovi investimenti. «C’è grande amarezza da parte mia.

Si tratta di una vicenda molto delicata, e sono addolorato della frantumazione che c’è sempre nella nostra città, che è il problema principale che andrebbe risolto. La mancanza di dialogo tra Enti, come ho già detto durante la mia campagna elettorale al Senato, - afferma Fusco - è pregiudizievole per la città». 

Lo scontro sul porto

C’è un altro elemento, su quelle che possono essere le future prospettive, che il legale individua. «Il porto è un tutt’uno con la città: non si può non costruire insieme il futuro della città. Lo sviluppo di Brindisi poi non può restare fermo per il contrasto che si trascina da 30 anni tra interessi industriali ed interessi di tipo diverso, che a mio avviso vanno potenziati, per evitare che il porto di Brindisi sia un porto solo industriale e non con approdi per altre finalità che possono portare tanta ricchezza alla città, quali le crociere, i passeggeri e la logistica. Occorre trovare una sintesi e per me, come ho detto, tale sintesi era ben operata dal documento programmatico del 2011 del sindaco Domenico Mennitti, che andrebbe ovviamente aggiornato».
Sul ricorso presentato al Tar dall’amministrazione del sindaco Riccardo Rossi contro il sito individuato per il serbatoio Gnl di Edison, Fusco esprime un suo primo parere. «Non ho studiato la questione ma se ci sono delle carenze nel processo autorizzativo così come viene riferito è giusto che la magistratura le valuti. Una mancata valutazione di impatto ambientale o un mancato rispetto della direttiva Seveso pone temi di tutela della sicurezza della vita dei cittadini che sul piano costituzionale – conclude il professionista brindisino - hanno certamente primaria rilevanza rispetto ad ogni altro interesse».

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