Il centrosinistra detta le regole
«Fuori dalle liste gli ex assessori
e i consiglieri di maggioranza»

Il centrosinistra detta le regole «Fuori dalle liste gli ex assessori e i consiglieri di maggioranza»
di Francesco RIBEZZO PICCININ
3 Minuti di Lettura
Domenica 21 Gennaio 2018, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 16:59

Dopo settimane di incontri più o meno segreti, è stata ufficializzata nelle scorse ore l’alleanza tra Liberi e Uguali, Brindisi Bene Comune e Partito Democratico. A guidarla è il leader storico di Bbc Riccardo Rossi, che sarà quindi il candidato sindaco del centrosinistra unito.
L’accordo brindisino, tuttavia, ha creato qualche problema a livello provinciale dove il Partito Democratico intendeva muoversi innanzitutto in base alla coalizione nazionale, all’interno della quale sono presenti anche i moderati cattolici. Ma vedendo che nel capoluogo l’accordo era già fatto, Alternativa Popolare ha deciso di declinare l’invito dei dem per costruire un’alleanza a livello provinciale da utilizzare in tutti i comuni al voto.
Per la verità, qualche scompenso l’alleanza con il Pd l’ha creato anche in Brindisi Bene Comune, che negli anni passati ha sempre criticato, anche molto duramente, le scelte dei democratici a livello locale ed ancora oggi critica molte delle scelte anche a livello nazionale. Forse anche per questo Bbc ha voluto provare a rassicurare la propria base anche dopo le spiegazioni fornite in queste ore dallo stesso Rossi.
«Il dialogo con Liberi e Uguali - spiegano dal movimento - è stata la naturale prosecuzione delle scorse elezioni amministrative che ci ha visti candidati affianco alle forze della sinistra. Tutti insieme abbiamo valutato la possibilità di iniziare il dialogo anche con il Partito Democratico che ci ha mostrato stima e attenzione per quanto fatto e rappresentato in questi anni. L’apertura a forze politiche strutturate è un passaggio per noi eccezionale, un mutamento profondo ma necessario per cambiare lo stato delle cose, per guardare con ottimismo al futuro».
Come dire, evolversi per andare oltre la “semplice” battaglia di testimonianza ed arrivare realmente a sostenere la sfida del governo della città, proprio come ha fatto intendere Rossi nelle dichiarazioni di queste ore. Ma con regole ben precise, a partire dall’esclusione dalle liste di chiunque abbia avuto responsabilità di governo «nelle ultime disastrose amministrazioni». Ma è soprattutto la scelta unanime di Rossi alla guida della coalizione, per Brindisi Bene Comune, a rendere «l’idea della direzione e del percorso che questa alleanza ha intrapreso».
In conclusione, il movimento rivendica la propria coerenza e di non essere, quindi, cambiato. «Siamo cresciuti, ed ogni crescita porta con sé - sottolineano - cambiamenti ed assunzioni di responsabilità sempre maggiori: noi vogliamo assumerci la responsabilità del governo di questa città».
Quello che resta da capire è se la coalizione resterà quella che è o si amplierà. La possibilità di dialogo con Michele Errico ed i suoi movimenti sembra chiusa, anche se ancora non è detta l’ultima parola. Così come non sono chiari i rapporti con Impegno Sociale, che non ha ancora preso decisioni ufficiali - venerdì sera un altro incontro non ha cambiato le cose - e che probabilmente è destinato a spaccarsi a metà tra moderati e centrosinistra.

Non è ancora chiuso, almeno per la segretaria provinciale Rosetta Fusco, neanche il dialogo con Alternativa Popolare, che però non ha gradito la chiusura dell’accordo tra Pd, Brindisi Bene Comune e Liberi e Uguali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA