Due rapine in 24 ore: colpiti edicola-tabacchi e centro scommesse

Due rapine in 24 ore: colpiti edicola-tabacchi e centro scommesse
di Salvatore MORELLI
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Sabato 9 Dicembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 12:49
Malavita ancora scatenata in città: le festività natalizie sono ormai alle porte, ma tra i commercianti non manca la paura dopo le due incursioni compiute dalla “banda della lupara”, avvenute in poco più di 24 ore a danno del centro scommesse “ForBet” di viale Commenda (nel primo pomeriggio di mercoledì) e la tabaccheria-edicola di via Islanda (giovedì sera poco prima della chiusura), al quartiere Bozzano. 
Per gli investigatori, dopo aver visionato alcuni filmati e ascoltato le vittime delle due rapine, ad agire in entrambi i casi sarebbe stata la stessa mano: due giovani brindisini che al momento sarebbero “incastrati” solo dai tratti somatici e dalla stessa arma, un fucile a canne mozze infilato in un giubbotto ma pronto a terrorizzare clienti e commesse.
Infatti, nel giro di poche settimane sono già tre volte che sulla scena della rapina viene allertata un’ambulanza del 118 per assistere persone in stato di shock: il 21 novembre era stata la titolare della gioielleria “Nataly” di viale Aldo Moro ad accusare un leggero malore, il 6 dicembre la commessa del centro scommesse “ForBet” e la sera dopo un donna incinta presente all’interno della tabaccheria-edicola. Azioni alle quali si aggiunge nelle ultime ore un’altra banda: quella che nella notte tra giovedì e venerdì ha realizzato una spaccata presso lo store “City Moda” presente all’interno del centro commerciale “Brin Park”, a pochi passi dal quartiere Sant’Elia e dall’ospedale “Perrino”. Già teatro, all’inizio del mese di novembre, del colpo a danno al punto ristoro Mc Donald’s con l’assalto armato a un portavalori. 
 
Un periodo, inoltre, “galvanizzato” da una nuova gambizzazione, avvenuta la sera del 6 dicembre in via Giosuè Carducci, presso le case della “corazzata del quartiere Paradiso: un proiettile calibro 7,65 è stato esploso all’indirizzo del ginocchio del 26enne Cosimo Remitri, originario di San Vito dei Normanni. Il giovane, trasportato presso il Pronto soccorso dell’ospedale “Perrino”, era stato infine ricoverato con una prognosi di guarigione di almeno 30 giorni. “Mi trovavo in una zona buia e non ho visto chi mi ha sparato” ha raccontato in merito all’accaduto agli investigatori dell’Arma, una versione simile a tante altre gambizzazioni avvenute tra i quartieri Sant’Elia e Sant’Angelo nei mesi scorsi. Una guerra di mala che non placa, nonostante gli arresti avvenuti con il blitz dei carabinieri “Alto impatto” l’11 novembre scorso. Remitri è conosciuto dalle forze dell’ordine per aver “ospitato” il latitante Andrea Romano, arrestato il 25 febbraio 2015 in un appartamento di San Vito dei Normanni dopo essere scappato dalla città in seguito all’omicidio di Cosimo Tedesco, avvenuto il primo novembre del 2014. Un altro mistero questa nuova gambizzazione. Episodi, inoltre, che continuano ad essere concretizzati con armi di ogni genere, tra cui la ricomparsa di una lupara durante le ultime due rapine. 
Che la città “nasconda” un arsenale lo dimostra anche l’ultimo blitz effettuato dalla Squadra mobile mercoledì mattina tra i quartieri Bozzano e Sant’Elia: 5 le pistole semiautomatiche sequestrate insieme a munizioni di vario calibro, ora al vaglio della Scientifica per stabilire se tali armi hanno trovato impiego in qualche azione delittuosa messa a segno recentemente. 
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