Rampa per droni militari scoperta in un tir per Creta

Rampa per droni militari scoperta in un tir per Creta
di Roberta GRASSI
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Venerdì 14 Ottobre 2016, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 14:52

 Ancora un sequestro di materiale militare al porto, nel caso specifico di strumentazione utile all’utilizzo di droni, va ad alimentare una “spy story” sui viaggi verso oriente di carichi alquanto singolari. Militari della Guardia di finanza del gruppo di Brindisi, insieme a funzionari della Dogana e agli agenti della Polmare, hanno sottoposto a sequestro attrezzatura militare proveniente dalla Gran Bretagna e diretta a Creta. In particolare si tratta di una rampa utile per il lancio di velivoli senza pilota utilizzati per le esercitazioni militari, munita di supporto e di strumentazione meccanica.

Erano trasportati su un tir, condotto da un cittadino britannico di 60 anni che è stato denunciato, che stava per imbarcarsi sulla motonave Euroferry Olimpia, diretta nel porto greco di Patrasso. Per tale merce veniva esibita la documentazione commerciale indicante come speditore una ditta inglese, per un valore di circa 1 milione di euro.
La particolare natura dell’apparato, che è riconosciuto come prodotto per la difesa, ha portato militari, poliziotti e doganieri a eseguire il sequestro dello stesso unitamente al rimorchio sul quale era trasportato, per la violazione della norma che prevede che per il trasporto delle armi nell’interno dello Stato è necessario darne avviso al prefetto.
Al riguardo il conducente ha spiegato di dover portare materiale a Creta (Grecia) presso una struttura adeguata dove avrebbe dovuto svolgersi, nei prossimi giorni, una dimostrazione sul loro uso per conto dell’azienda “Meggit Defence Systems”, per poi fare nuovamente rientro in Inghilterra.
Nel novembre scorso, i militari del Gruppo della Guardia di finanza, avevano sequestrato 4 droni militari provenienti dalla Grecia e diretti in Spagna. Si trattava di velivoli analoghi a quelli per cui è necessaria l'attrezzatura bloccata nel corso degli ultimi controlli. Ieri è stata la volta della rampa di lancio. Attrezzatura particolarissima, montata su un tir con rimorchio condotto da una persona che ha rimediato, come atto dovuto, una denuncia. Sono partiti accertamenti sul suo conto e soprattutto sugli effettivi organizzatori del viaggio verso Sud. Non vi sarebbe da dubitare sulla liceità del trasporto, sulla veridicità delle informazioni reperite. Ma è altrettanto comprensibile che, in assenza delle comunicazioni che per legge bisogna effettuare alle autorità competenti, per lo meno secondo le norme italiane, siano scattati gli approfondimenti, che vengono eseguiti dalle Fiamme gialle e in particolare dai finanzieri del gruppo al comando del tenente colonnello Tiziano La Grua.
Le indagini sul secondo transito di materiale militare verso Est sono coordinate dal pm Daniela Chimienti. Si attende una risposta dalle autorità inglesi e soprattutto dalla azienda produttrice che avrebbe, a quanto dichiarato, una succursale a Creta.
I droni (in quest’ultimo caso non ce n’erano nel carico del tir) vengono usati per le esercitazioni. Ma possono anche veicolare qualsiasi tipo di materiale, anche esplodente. Il ”lanciatore di veicoli aerei senza equipaggio ed il relativo supporto a terra” sono per il momento bloccati al porto di Brindisi, a Costa Morena, dove sono stati individuati a seguito dell’ispezione.

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