Agguato nella notte: ragazzo di 19 anni ucciso con tre colpi di pistola

Agguato nella notte: ragazzo di 19 anni ucciso con tre colpi di pistola
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Martedì 10 Settembre 2019, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 13:13

BRINDISI -  Tre colpi di pistola sparati ad altezza uomo, per uccidere. Uno solo lo ha raggiunto, ma alla nuca ed è stato sufficiente: un ragazzo appena 19enne, Giampiero Carvone, è morto la scorsa notte in ospedale a Brindisi, nonostante l’intervento chirurgico compiuto nel tentativo di salvarlo. L’agguato è avvenuto intorno all’una di notte in via Tevere, al rione Perrino di Brindisi, dove il ragazzo abitava con i suoi familiari. Secondo la Squadra mobile, il movente è senza dubbio da cercare nei precedenti penali del giovane, recentemente arrestato per furto e per ricettazione. La criminalità ha alzato improvvisamente il tiro, all’estrema periferia di una città in cui da qualche tempo non accadevano vicende così gravi: qualche ferimento, inseguimenti e rapinette.

Sembrava archiviata infatti la stagione dei delitti sanguinari, quasi sempre in passato di matrice Sacra Corona Unita (Scu). E anche adesso, per gli investigatori, la criminalità organizzata non ha nulla a che vedere con questo omicidio, che potrebbe invece essere letto come un regolamento di conti legato a episodi accaduti nelle ultime ore. Per arrivare ai dettagli, gli uomini della questura di Brindisi indagano senza sosta: su delega del pm di turno, Raffaele Casto, sono stati più volte sul luogo del delitto, tra casermoni di edilizia popolare, continuando a cercare risposte tra le resistenze di vicini e parenti.

Dalle prime ricostruzioni è emerso che il ragazzo è stato sorpreso davanti all’ingresso del civico 19 attorno all’una di notte. Non è chiaro se stesse rincasando o se invece fosse sceso in strada, per un appuntamento, cadendo inconsapevolmente in una trappola. In zona non ci sono telecamere: accanto al portone del palazzo c’è un piccolo tunnel e lì, probabilmente, il sicario ha impugnato la pistola. Oltre al proiettile che ha raggiunto la vittima alla testa, gli altri due si sono conficcati nella carrozzeria di una Mercedes parcheggiata lì vicino e nel vetro del portoncino d’ingresso dello stabile. I parenti di Carvone hanno chiamato i soccorsi. Il ragazzo era ancora vivo quando è giunto in ospedale. Il padre ha lanciato un appello per la raccolta di sangue, mentre il figlio veniva sottoposto all’intervento chirurgico, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.

 

 

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