Brindisi, le proposte per la riqualificazione del sito di Cerano

Un rendering del progetto di Enel per la riqualificazione del sito attualmente occupato dalla centrale termoelettrica “Federico II”
Un rendering del progetto di Enel per la riqualificazione del sito attualmente occupato dalla centrale termoelettrica “Federico II”
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 19 Marzo 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13:33

Un documento unico per stabilire il destino del sito che attualmente ospita la centrale Enel “Federico II”. Questo, almeno in teoria, sembra l’obiettivo di maggioranza ed opposizione in vista del Consiglio comunale monotematico convocato per lunedì con all’ordine del giorno un solo punto: “Pronunciamento del consiglio comunale sulle ipotesi di riconversione del polo energetico di Brindisi Sud”. In teoria, infatti, l’area avrebbe dovuto ospitare la nuova centrale a turbogas che appena qualche settimana fa è stata definita inutile da Terna.

Le proposte

Da qui, una serie di proposte, legate principalmente alla logistica ed alle energie alternative, lanciate dai 5 Stelle. E che rappresentano anche per la maggioranza un’ottima soluzione per il futuro del sito. Il documento, in particolare, prevede innanzitutto il parere favorevole da parte del Consiglio al riutilizzo di tutte le infrastrutture produttive di Enel “per progetti industriali e logistici di sviluppo finalizzati al reimpiego di tutti i lavoratori diretti e indiretti del polo energetico”. Assodato questo, da un lato ci sono gli impegni che Enel dovrebbe assumere: inserimento dei dome e del nastro trasportatore nella Zona franca doganale, interloquire con altri operatori per insediare stabilimenti di produzione di impianti di accumulo o di produzione di energia rinnovabile, mettere a disposizione il sistema di captazione acque per la creazione di un dissalatore. Autorità di sistema portuale ed Asi, invece, dovrebbero rispettivamente completare il banchinamento di Capobianco e costituire una propria Zona franca doganale.
Il sindaco e la giunta, infine, dovrebbero mettere in campo ogni azione possibile per l’estensione della Zes fino a Cerano, per l’utilizzo di dome e nastro ai fini della logistica portuale, ad affiancare Enel nell’attività necessaria ad attirare investimenti sul territorio ed a creare con le altre multinazionali presenti a Brindisi un “tavolo delle committenze” per garantire alle aziende locali l’accesso ad appalti e sub appalti.

Le posizioni

Conclusioni sposate in toto dalla maggioranza, che ieri si è riunita proprio in vista dell’appuntamento di lunedì. «Noi - annuncia infatti la capogruppo di Brindisi Bene Comune Anna Maria Calabrese - voteremo favorevolmente. Il documento è in linea con tutte le cose che abbiamo sempre detto in questi anni, tra riutilizzo delle infrastrutture Enel e processi che possano in futuro portare un’economia favorevole per il territorio». Sulla stessa linea il Pd. L’ordine del giorno, conferma il capogruppo Maurizio Pesari, «rappresenta un’ottima piattaforma di proposte.

Ben venga comunque se nella discussione, la quale speriamo possa essere responsabile e proficua, dovessero emergere dei buoni suggerimenti che i presentatori intenderanno cogliere. In generale è ben ribadire che l’ordine del giorno così come formulato è pienamente condivisibile». 

Nettamente opposta è invece la posizione di Fratelli d’Italia. Enel, per il capogruppo Massimiliano Oggiano, deve innanzitutto chiarire le proprie intenzioni in termini di investimenti futuri, «spiegando come potrà sostenere la crisi occupazionale dovuta alla decarbonizzazione, altrimenti parliamo di una operazione, legittima, volta solo al profitto». Per assumere decisioni sul futuro del sito di Cerano, sostiene, «c’è bisogno della presenza del presidente della Regione e del governo con figure di primo piano». I 5 Stelle, conclude, «dimenticano di essere al governo da quattro anni. Non bastano le enunciazioni ma servono garanzie e impegni precisi, altrimenti parliamo solo di nulla». Forza Italia, invece, dovrebbe chiarire la propria posizione nelle prossime ore. Infine, il capogruppo dei 5 Stelle Gianluca Serra, che insieme alla collega Tiziana Motolese ha presentato l’ordine del giorno in discussione, ritiene «fondamentale che un tema come questo sia affrontato pubblicamente». E l’obiettivo principale del Movimento, dice, era proprio questo. «Chiediamo con quel documento - aggiunge - impegni precisi non solo ad Enel ma anche al Comune. Dopo di che, valuteremo quello che sarà l’esito del voto. Ma di certo la questione non si esaurisce qui. Si tratta, infatti, solo del primo passo, perché agli impegni dovranno seguire atti concreti da parte della società e dell’amministrazione».

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