Maggioranza accerchiata: «Serve un governo di responsabilità»

Il Comune di Brindisi
Il Comune di Brindisi
di Francesco TRINCHERA
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Lunedì 24 Maggio 2021, 05:00

La maggioranza a sostegno del sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, ed in particolar modo il Partito Democratico, sotto il fuoco incrociato di centrodestra e sinistra. Nella giornata di ieri, infatti, sia Idea che Left hanno fortemente criticato il percorso intrapreso dal sindaco e dai dem. Idea, con Claudio Niccoli, arriva anche a chiedere di «azzerare tutto» e quindi costruire un «governo di responsabili», che possa traghettare la città alle nuove elezioni. Lamentando una mancanza di «progettualità» ed «obiettivi», Niccoli imputa al Pd brindisino «questo sfacelo», per responsabilità «storiche», «di governo».

Le accuse

Per l’esponente di Idea le recenti prese di posizione, con un confronto anche dai toni aspri, all’interno della forza politica a livello provinciale, avrebbero dovuto richiedere un commissariamento del Pd cittadino, ma «tutto rimane invariato, tra falsità e bugie sulla pelle della città». Niccoli, in particolare, critica che quanto presentato dai dem nel documento sull’urbanistica sia «ogni giorno frantumato e sbugiardato» dalle dichiarazioni dell’assessore al ramo, Dino Borri. Nonostante questo il partito «tace, ingoia, abbozza, si gira dall’altra parte, insomma aumenta la dose di colla per mantenere le poltrone», nonostante Niccoli riconosca alcune personalità di spessore che però sono «in mano ad un partito irresponsabile e superficiale». L’esponente della forza di centrodestra critica anche le modalità «per dividere le enormi responsabilità di malgoverno» con l’opposizione, lamentando anche la mancanza di «un confronto trasparente». Niccoli poi si scaglia contro la gara sugli asili comunali, che «va ritirata» ed il Pd «deve avere il coraggio di dire che il servizio ora è privatizzato, cosa differente rispetto alla vecchia presenza dei privati attraverso una gara d’appalto e con il totale controllo dell’amministrazione comunale». L’esponente di opposizione critica poi aspetti che vanno «dall’idea di sviluppo della città, alla gestione dopo la decarbonizzazione, ai nuovi investimenti da effettuare ed attivare sul porto, alla svendita del territorio ad alcune grosse società».

Per Idea il Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) «non sarà più finanziato, pertanto tutti i progetti dovranno essere modellati sul Recovery plan», in particolare le opere che riguardano «i frangiflutti per salvaguardare la costa Nord e la piattaforma polifunzionale da concordare con l’Asi».

Il fuoco "amico" da sinistra

Analogamente, Left vede l’amministrazione «alla fine della sua esperienza», anche per la presa di distanza di diversi interlocutori. In particolare si punta il dito contro «i confusi contenuti del Documento programmatico preliminare al Pug e il continuo scontro sulle aree portuali». In questo contesto, anche Left bacchetta il Pd, ritenendo «singolare» la richiesta «di discutere delle questioni importanti per il futuro solo nelle “sedi deputate”», sintomo di un isolamento considerato «dannoso», mentre servirebbero «dialogo e confronto» con il coinvolgimento di tutti. Anche Left critica la gara sugli asili nido pubblici, a cui aggiunge aspetti come «la lotta inutile contro Versalis», i dati della raccolta differenziata «sotto il 50 per cento», lo stanziamento di «oltre cento milioni di euro per ben due collegamenti “dedicati” verso l’aeroporto con un impatto ambientale devastante su campagne e Oasi del Cillarese», la scelta di destinare aree a ridosso del porto non per la logistica ma ad A2A «per attività inerenti i rifiuti», anziché destinare queste ai terreni di proprietà dell’Asi. Left sottolinea una mancanza del cambiamento promesso dall’amministrazione, in quanto «la struttura burocratica comandava e continua a comandare». Al Pd l’associazione rimprovera eccessiva accondiscendenza verso Rossi ed i suoi «per garantirsi l’occupazione delle migliori poltrone», che però potrebbe portare a nuovi compromessi al ribasso per i dem.

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