Il grande imbroglio sotto l'albero di Natale. Playstation 5 a prezzi scontati vendute on line? L'ideatore va dalla Finanza: «Chiedo scusa a tutti i raggirati»

Il grande imbroglio sotto l'albero di Natale. Playstation 5 a prezzi scontati vendute on line? L'ideatore va dalla Finanza: «Chiedo scusa a tutti i raggirati»
di Michele IURLARO
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Martedì 15 Dicembre 2020, 21:50 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 01:41

«Chiedo scusa a tutte le persone che ho raggirato». A parlare è Christian Ciciriello, di Tuturano (Brindisi), ideatore della truffa di Euromediashop, che ha tenuto banco in tutta Italia nelle scorse due settimane. «Non volevo far male a nessuno, sono pentito, voglio restituire i soldi. Sono finito – dice - in una storia più grande di me». È la storia, ancora tutta da ricostruire e in parte da scrivere, di Euromediashop, il negozio online di Brindisi che, nei giorni scorsi, ha fatto parlare di sé tutta l’Italia per l’offerta “Salva Natale”. Prodotti di alta tecnologia venduti, via web, a prezzi da discount, con sconti fuori mercato. Tra questi, l’introvabile Playstation 5, l’ultima console di casa Sony proposta a prezzi incredibili.

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E poi, il web e Facebook, sommerso dalle entusiaste recensioni degli acquirenti. Finte pure quelle, «comprate da un sito». Questo e altro Ciciriello, originario di Tuturano, lo ha raccontato via whatsapp ai giornalisti prima e alla guardia di finanza di Brindisi dopo dove, accompagnato alla caserma del quartiere Casale dal suo legale di fiducia, Luigi De Franco, si è recato ieri pomeriggio spiegando la grande truffa di Euromediashop. La stampa lo aveva capito tempo fa che qualcosa, dietro quelle offerte pubblicizzate nelle città del Nord Italia, proprio non quadrava. E infatti, se Ciciriello, che parla con messaggi vocali dalla voce camuffata inviati dal “solito” numero dell’azienda, spiega come, all’inizio, qualche prodotto lo aveva davvero spedito, ammette che poi si è lasciato prendere la mano, finendo in una storia più grande di lui. Lo avevano capito, forse anche prima dei giornalisti, le forze dell’ordine. Tutte, carabinieri, polizia e finanza, in questi giorni sulle tracce del “Ceo” della giovane azienda che, però, risultava irreperibile.

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