Brindisi, nuovo bando per la gestione della piscina Sant'Elia: il Comune abbassa il canone annuo. Ecco come partecipare

Brindisi, nuovo bando per la gestione della piscina Sant'Elia: il Comune abbassa il canone annuo. Ecco come partecipare
di Francesco TRINCHERA
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Martedì 9 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20:49

Il Comune di Brindisi prova di nuovo a cercare un gestore per la piscina di Sant’Elia ed approva le modifiche ai precedenti requisiti di bando di gara, abbassando ulteriormente la cifra del canone annuo previsto da 15mila e 10mila euro. Attraverso una delibera di giunta, infatti, l’ente di piazza Matteotti ha fissato dei nuovi criteri per un impianto dalla storia estremamente travagliata, inclusa (era il 21 novembre scorso) la devastazione della struttura sulla cui natura ha avviato le indagini la Digos. E questo episodio è richiamato anche nell’atto dell’amministrazione brindisina: la prima delle due modifiche sostanziali, infatti, è quella relativa agli “oneri a carico del concessionario e valore della concessione”. 

Nella nuova formula si spiega che «il concessionario è obbligato a corrispondere al Comune proprietario, annualmente, a titolo di canone concessorio la somma risultante dall’offerta economica, in aumento rispetto all’importo fissato a base d’asta di 10mila euro, con lo scomputo iniziale dei lavori di ripristino a seguito di atti vandalici perpetrati in data 21 Novembre 2022 e valutati in 17.015,03 euro oltre Iva». In questo quadro, si precisa ancora, «il valore annuo presunto della concessione è di circa 200mila euro al netto di Iva». Somma costituita «prevalentemente dai proventi degli ingressi, stimati in base alle tariffe attualmente in vigore ed al numero degli iscritti». Per i sette anni (ulteriormente prorogabili) «il valore complessivo presunto della concessione è di 1.400.000 euro al netto di Iva».

Una ulteriore modifica è quella relativa ai «requisiti di partecipazione alla gara». Più nello specifico, in tema di requisiti di carattere tecnico professionale ed economico-finanziario, a chi si propone è chiesto di “aver gestito per almeno due anni nell’ultimo sessennio (vale a dire 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022) almeno un impianto natatorio dotato di piscina coperta di dimensioni simili a quelle dell’impianto oggetto di gestione”. 

Le modifiche

Per questo motivo, si specifica, si dovrà allegare un elenco in cui si fa riferimento a “oggetto del servizio, data di svolgimento, soggetti concedenti”. Oltre a questo, si chiede anche “un fatturato complessivo relativo alla gestione di impianti natatori riferito al biennio di gestione” a cui si fa precedentemente riferimento che non sia inferiore a 100mila euro per anno. “Il suddetto requisito - si ribadisce - è stato determinato in modo tale da garantire e di valutare la capacità/affidabilità del prestatore dei servizi in questione”. Come detto, in precedenza il Comune aveva tentato altre volte di affidare la piscina con bandi pluriennali, dopo che nel 2020 era scaduta la proroga della concessione per la società Marimisti, che l’aveva gestita a partire dal 2011 (con due proroghe nel 2018 e nel 2019),anche se in un primo momento l’impianto di Sant’Elia e quello di contrada Masseriola (altra piscina pubblica) erano state incluse nel piano di riequilibrio, con un primo affidamento annuale alla Feel Good di Cellino San Marco che poi si tirò indietro per l’aumento dei costi rispetto a quanto preventivato. 
Nell’ultimo di questi bandi (risalenti ad agosto del 2022), come si dice anche all’interno della delibera, era stato disposto “di procedere alla rimodulazione dei requisiti di gara, al fine di avere un più ampio gruppo di partecipanti”, oltre a stabilire, come base per l’appalto di gestione del servizio, “un arco temporale di anni 7 prorogabili per altri tre, e l’importo del canone annuo di concessione posto a base d’asta di 15.000 euro con offerta a rialzo”. La gara, però, andò anche in quel caso deserta.

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