Tra strappi e resa dei conti il Pd vota per il segretario

Tra strappi e resa dei conti il Pd vota per il segretario
di Maurizio DISTANTE
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Domenica 22 Ottobre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 18:48
Oggi è il giorno: i democratici della provincia di Brindisi, quelli muniti di tessera del partito, sceglieranno il loro nuovo segretario provinciale, quello che avrà il compito di prendere il posto di Maurizio Bruno, che ha deciso di non presentarsi ai nastri di partenza della competizione per un’eventuale rielezione. A contendersi la scrivania della segreteria ci sono Rosetta Fusco e Mario Monopoli: la prima, insegnante in pensione ed ex capogruppo in Provincia, è sostenuta da quasi tutta la corrente renziana e dall’area che fa riferimento al ministro della Giustizia Andrea Orlando; il secondo, invece, è supportato dalla corrente del presidente della Regione, Michele Emiliano, e da una parte dei sostenitori del segretario nazionale Matteo Renzi.
La sfida tra i due esponenti dem ha vissuto una prima fase di forti fibrillazioni: gli esponenti delle tre correnti avevano raggiunto un accordo, ratificato dalla firma di un documento, che pareva avviare il partito verso un congresso unitario imperniato sul nome di Fusco; il patto, però, non ha retto alla candidatura di Monopoli e di Antonio Elefante, ex segretario cittadino e consigliere comunale, che hanno presentato tutte le carte necessarie a partecipare alla corsa.
 
Tanti sono stati i tentativi di ricomposizione della frattura: Elefante ha fatto un passo indietro, Monopoli no, forte dell’appoggio incassato dalla corrente di Emiliano, che si è sfilata dall’accordo unitario, e dalla “frangia” renziana del consigliere regionale Fabiano Amati. Il definitivo strappo, infine, si è avuto a Bari, durante una riunione convocata dal segretario regionale Marco Lacarra: all’incontro non si sono presentati i sostenitori di Fusco che hanno ribadito il loro disappunto per l’accordo prima trovato e poi disconosciuto dall’area di Emiliano. A quel punto, qualche straccio in casa dem è volato: negli ultimi giorni, però, non sono mancate le mani tese e le parole concilianti, probabile segno di una tregua elettorale che potrebbe trasformarsi in una pace postcongressuale. Tutto dipenderà dalle reazioni che i protagonisti della vicenda avranno a risultato acquisito.
Intanto, ieri, i due candidati hanno passato una vigilia molto diversa: Monopoli ha proseguito il suo tour sul territorio per incontrare i circoli e gli iscritti e confrontarsi con loro sull’idea di partito che porta avanti, con lo slogan “Fuori dalle stanze, dentro al territorio”; Fusco, invece, ha fatto gli onori di casa, insieme all’onorevole Elisa Mariano e alle altre donne del Pd, al viceministro Teresa Bellanova. L’esponente del governo Gentiloni si è fermata in federazione per sostenere la candidatura di Fusco, spingendo sui temi della campagna elettorale, all’insegna del recupero delle risorse che il territorio esprime.
«Nelle visite ai circoli – spiega la candidata – ho potuto toccare con mano l’energia degli iscritti: tanti giovani, tante competenze non aspettano altro che essere coordinate. Se sarò il segretario, raccoglierò questa ricchezza e le donerò una casa comune perché da qui si parte per costruire il Pd del futuro: io non ne farò parte ma potrò determinare la sua costruzione. Se non sarò io il segretario, poco male: lavorerò comunque al bene del partito». 
Di inclusione e di vittoria del partito, invece, ha parlato Monopoli. «L’esperienza della campagna congressuale è stata per certi versi esaltante: siamo andati in giro per i circoli, abbiamo incontrato gli iscritti. Se sarò il segretario, il Pd sarà aperto a tutti i contributi, anche a quelli di Fusco, risorsa preziosa per il partito. Il congresso plurale non è stata un’occasione di divisione ma di confronto positivo e necessario: una vittoria di tutti i democratici». 
I seggi saranno aperti dalle 10 alle 20, presso i circoli cittadini del Pd in tutti i comuni del Brindisino: verso le 22, con ogni probabilità, il Pd avrà il suo nuovo segretario provinciale.
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