In porto arriva il super yacht, ma a Villanova manca persino un fruttivendolo

In porto arriva il super yacht, ma a Villanova manca persino un fruttivendolo
di Danilo SANTORO
4 Minuti di Lettura
Giovedì 23 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17:43

Il passaggio e la sosta immortalati da decine di curiosi. Dopo Bari, ha fatto tappa anche in provincia di Brindisi, tra Savelletri e Villanova, il mega yacht del magnate russo Andrey Melnichenko. Uno dei 100 uomini più ricchi del mondo, con la sua imbarcazione di oltre 140 metri, sta girando la Puglia. La sua ultima scoperta, per lui amante da sempre di Capri e della costa sorrentina. Questa volta, però, “Sailing Yacht A” sta attraversando il litorale pugliese: nelle ultime ore è ormeggiata al largo di Villanova. E dal piccolo porticciolo della Città Bianca l’esercito di curiosi per l’intera giornata di ieri ha immortalato quello considerato tra gli yacht più grandi al mondo: sicuramente tra i primi tre del pianeta. Oltre 430 milioni di dollari il valore economico, per un’imbarcazione capace di contenere fino ad un ponte attrezzato per l’atterraggio di elicotteri. A ciò si aggiungono altri “dettagli”, tra vasche idromassaggio, piscine. Ma l’orizzonte del porticciolo di Villanova è stato catturato soprattutto dei tre alberi in fibra di carbonio di oltre 90 metri. Struttura imponente per un’imbarcazione a vela che può contenere almeno otto ponti, ed è dotata di tecnologia di ogni genere, per tutte le esigenze di ospiti ed equipaggio. E sarebbe composto da almeno 40 persone il blocco dei dipendenti a bordo di “Sailing Yacht A” di Melnichenko, realizzato su progetto dell’architetto Philippe Stark, dedicato alla moglie del magnate Aleksandra Nikolic. Melnichenko è un uomo d’affari che opera nel settore dell’energia.

 

La disavventura nella marina ostunese

Ieri nella Città Bianca i servizi di supporto al mega yacht sono stati forniti dall’azienda ostunese Marco Carani Nautica. Lo stesso imprenditore della Città Bianca ed il figlio Gianmarco hanno avuto modo di soddisfare le necessità di transfert a terra per coloro i quali sono a bordo dell’imbarcazione. Marco Carani, ieri, sui social ha però rilanciato la sua amarezza, per quella che da tempo sembra essere quasi una necessità: una pianificazione turistica per l’intero territorio ostunese, nell’ambito di una destagionalizzazione che si concretizza solo a metà, tra litorale, campagna e centro storico. «Abbiamo dovuto portare l’equipaggio di Yacht A ad Ostuni per fare cambusa (in gergo tecnico il rifornimento della dispensa per le imbarcazioni). Incredibile, a Villanova non ci sono fruttivendoli.

Per fortuna quei pochi negozi ci sono e ci credono. Purtroppo bisogna prendere atto che la città di Ostuni non è ancora pronta ad accogliere un turismo di così alto profilo». Una Villanova così, già da qualche giorno, con il finire dell’estate, quasi completamente a secco di quelli che possono essere servizi funzionali per i turisti che scelgono la costa ed il territorio della Città Bianca nel mese di settembre. E spesso si tratta di turisti stranieri. Problematiche che da qualche giorno, anche se in numero minore come attività chiuse, si stanno verificando nel centro storico di Ostuni.

Fate largo, a Otranto arriva The World la nave da crociera più grande del mondo

Le prospettive

Per Villanova, comunque, ogni prospettiva nel medio e lungo termine è legata alla riqualificazione del porto. In questo caso i tempi sono tutt’altro che brevi. La proposta di riqualificazione e futura gestione del porto dell’imprenditore cegliese Rocco Cavallo, al momento è bloccata in Regione, dove la conferenza dei servizi non ha ancora espresso parere positivo e definitivo per il suo progetto. Contestualmente il Comune di Ostuni sta predisponendo la documentazione necessaria per mettere a gara il progetto per il dragaggio. Un appalto di oltre due milioni di euro, per un intervento non più rinviabile, soprattutto per quelle che sono le condizioni dell’attuale fondale del porto di Villanova.

© RIPRODUZIONE RISERVATA