Riciclaggio, sgominata un'associazione per delinquere: scattano 9 arresti

Riciclaggio, sgominata un'associazione per delinquere: scattano 9 arresti
di Roberta GRASSI
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Venerdì 5 Marzo 2021, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 21:15

Avrebbero creato società fittizie, noleggiato tramite leasing auto di grossa cilindrata e non pagato alcuna rata. Anzi in diversi casi anche tentando di rivenderle. Con le accuse di associazione per delinquere finalizzate all’autoriciclaggio dei proventi dei delitti, ed all’appropriazione indebita sono state arrestate oggi nove persone ad Ostuni, in provincia di Brindisi, nell’ambito dell’operazione “Gold Cars”: Giacomo Errico, 54 anni; Ottavio Moro, 58; Gaetano Sasso, 49; Gennaro Cantore, 50; Giuseppe Lacorte, 29; Antonio Andriola, 61; Damiano Lanzillotti, 44; Angelo Vincenti, 48; Martino Ancona, 58. E' di 600 mila euro il valore commerciale delle auto, tra Jaguar, Bmw e diversi tipi di Mercedes, di cui gli appartenenti al gruppo si sarebbero impossessati, secondo l’autorità giudiziaria, con l’obiettivo di rivenderle anche falsificando in alcuni casi i documenti.

Gli investigatori hanno fatto riferimento all’esistenza di un «gruppo criminale estremamente coeso, strutturalmente complesso ed altamente organizzato, dove ognuno aveva un ruolo e sapeva cosa fare». Quattro dei nove indagati sono finiti in carcere: Errico, ritenuto al vertice del presunto sodalizio criminoso, il suo braccio destro Cantore, Moro che figurerebbe come autista e Gaetano Sasso.

Secondo gli inquirenti quest’ultimo ha rivestito il ruolo di “mente” nel gruppo creando società ad hoc finalizzate al noleggio delle autovetture di grossa cilindrata. Per gli altri cinque la procura ha disposto i domiciliari. Le ordinanze sono state firmate dal Gip Tea Verderosa su richiesta del pubblico ministero Pierpaolo Montinaro.

Dalla ricostruzione emersa acquisendo ulteriori elementi dopo questa prima fase, il presunto sodalizio criminale, nel corso degli ultimi 24 mesi aveva creato alcune società fittizie, intestate a prestanomi che risultano tra gli arrestati. In alcuni casi le imprese avevano anche sedi legali inesistenti, all’interno del territorio di Ostuni. Tra le attività coinvolte anche quelle di logistiche e arredamenti che facevano riferimento a Errico e Lacorte. Con tutte le società, poi, avrebbero stipulato i contratti di leasing per autovetture di grossa cilindrata. Almeno 15 tra Mercedes, Jaguar e Bmw, e due furgoni. Sette le parti offese, in particolare le società che avevano concesso le macchine. Dopo il contratto, però, i rappresentanti legali di queste società fantasma non avrebbero mai pagato rate, appropriandosene indebitamente e - secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine - tentando in diversi casi la rivendita all’estero.

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