Giovane mamma muore dopo 10 ore in sala operatoria per un bendaggio gastrico

Giovane mamma muore dopo 10 ore in sala operatoria per un bendaggio gastrico
di Sara MACCHITELLA
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Venerdì 19 Luglio 2019, 23:30 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 21:18
Muore dopo un bendaggio gastrico, lasciando marito e figlio di 6 anni. È accaduto ad una giovane donna di Ostuni, Annalisa Zizza, di 35 anni, sposata con Luciano Saponaro.
Il marito, impiegato nell'azienda ostunese Telcom e molto conosciuto in città, è ancora incredulo per quanto accaduto nella giornata del 18 luglio presso la clinica convenzionata Mater Dei di Bari.
Aveva accompagnato la moglie per un bendaggio gastrico, un intervento di chirurgia estetica che consiste nel restringimento dello stomaco. Entrata alle 9 del mattino in sala operatoria, da lì non è più uscita.
Alle 19 hanno dato al marito la tragica notizia. Annalisa non c'era più. La sua Annalisa era deceduta intorno alle 18.30. La mamma quella sera non avrebbe più potuto abbracciare il suo piccolo principe.
Tra lo sconforto e la rabbia, la famiglia Saponaro ha immediatamente sporto denuncia all'Arma dei Carabinieri di Bari facendosi assistere dall'avvocato Fabio Cervellera.
È il legale a raccontare il dramma che Luciano Saponaro e l'intera famiglia stanno vivendo, con le persone più care strette intorno a lui e al piccolino: un dramma indicibile. Nulla di ragionevole affolla ora la loro vita. Mille interrogativi e una sola certezza: avere la verità su quanto accaduto nelle 10 ore trascorse nella sala operatoria. Si dovranno conoscere le eventuali responsabilità mediche, se all'intervento chirurgico la donna ci è arrivata in condizioni fisiche compatibili con i margini di sicurezza o se magari qualcosa di imprevedibile è avvenuto nella stanza asettica della cirurgia.
L'avvocato fa sapere che il Pubblico Ministero del Tribunale di Bari ha conferito per lunedì mattina l'esame autoptico che dovrebbe fare sulla causa del decesso.
Gli uomini dell'Arma dei Carabinieri intervenuti giovedì sul luogo del decesso hanno provveduto a sequestrare il diario clinico che sarà acquisito dal consulente del Pubblico Ministero per analizzare e individuare eventuali responsabilità mediche.
La famiglia soffocata dal dolore sta ricevendo in queste ore moltissimi messaggi di condoglianze. Fa male leggere sulla sua bacheca di Facebook quei Rip (riposa in pace) lasciati dagli amici, ma soprattutto, lascia senza fiato una frase che lei stessa si era scelta come motto della sua vita e l'aveva utilizzata come immagine di copertina: Vivere e poi pensare che domani sarà sempre meglio. Poche parole attinte da una canzone di uno dei suoi cantanti preferiti Vasco Rossi e dedicate a se stessa, alla sua vita al figlio e al compagno a cui era legata da ben 7 anni.
Provo a farvi sorridere un po' - scrive un amico sulla bacheca di Facebook - ma la terribile notizia arrivata da Ostuni stamattina mi ha rattristato molto, mi dispiace Luciano amico mio, ti sono vicino. Come si fa a spiegare ad un figlio di 6 anni che la mamma ora non c'è più? Che tristezza Rip..
Intanto si attende l'esame autoptico e, solo dopo l'accertamento necroscopico, il corpo della giovane mamma sarà restituito ai familiari per la celebrazione dei funerali.
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