Emiliano: «Lo scioglimento del Consiglio comunale a Ostuni per mafia? Un errore»

Da sinistra: Stefano Bonaccini, Antonio Decaro e Michele Emiliano
Da sinistra: Stefano Bonaccini, Antonio Decaro e Michele Emiliano
di Danilo SANTORO
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Lunedì 9 Gennaio 2023, 05:00

Le sue riserve sulla normativa attuale in materia di scioglimento dei comuni per infiltrazione mafiosa erano già note. Lo aveva detto in Tv nel febbraio scorso, in un intervento pubblico a San Vito dei Normanni ad aprile, e sabato sera il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano lo ha ribadito ad Ostuni, nella città commissariata da oltre un anno per mafia, con il provvedimento del Consiglio dei Ministri, confermato anche nei giorni scorsi dal Tar del Lazio. «Ostuni ha rappresentato per me un dolore gravissimo, perché lo scioglimento per mafia di questo comune mi ha fatto uscire pazzo. Io ho sempre considerato questo scioglimento non corretto, non giusto e ve lo dico con tutto il cuore». 
E’ quanto ha dichiarato Emiliano partecipando sabato sera ad Ostuni all’incontro elettorale di presentazione del candidato alla segreteria nazionale Stefano Bonaccini. All’iniziativa, organizzata dal circolo del Pd di Ostuni, ha preso parte oltre ad Emiliano e lo stesso Bonaccini, anche il sindaco di Bari Antonio Decaro. «Questa città – ha affermato Emiliano sullo scioglimento del consiglio comunale di Ostuni- non è una città che aveva una compromissione di questo genere. E’ un difetto della normativa in materia, che secondo me merita un approfondimento». Richiesta cosi di modifiche, che nelle scorse ore era stata avanzata anche dal presidente dell’Anci Puglia Ettore Caroppo. Ora per lo scioglimento del Comune di Ostuni l’attesa è su un doppio fronte: la richiesta di proroga di altri sei mesi del commissariamento che potrebbe essere avanzata nelle prossime settimane ed il ricorso in appello al Consiglio di Stato che l’ex amministrazione guidata da Guglielmo Cavallo ha annunciato di voler depositare. 
Ma il breve intervento di Emiliano sul palco della Città Bianca, oltre alle considerazioni sull’articolo 143 del Tuel relativo allo scioglimento per mafia degli Enti, ha toccato alcuni aspetti politici locali.
Ed il riferimento in questo caso è alle divisioni nel centrosinistra ostunese, dove da tempo è ormai in salita il dialogo tra il Partito Democratico locale e l’area civico-socialista dell’ex sindaco Domenico Tanzarella.

Centrosinistra di Ostuni che andò diviso alle amministrative del 2019, ed anche nel ruolo di forze di opposizione, le due parti non sempre sono state allineate. E proprio sul futuro politico del centrosinistra di Ostuni Emiliano pubblicamente ha voluto chiarire alcuni aspetti. «Dobbiamo preoccuparci di dare un governo a questa città. Il prossimo segretario del Partito Democratico (con riferimento a Bonaccini ndr) è qui anche per cominciare a caricarsi dei problemi di Ostuni. Lo so che è complicato ma lo farà attraverso di noi».

L'appello

Poi il riferimento alla rottura politica in ambito locale: «Bisognerà che le nostre divisioni, e ve lo dico chiaramente, ancora una volta non ci facciano perdere le elezioni. È inutile che ci lamentiamo di quando non riusciamo a fare le alleanze e perdiamo a Roma, se poi qui facciamo la stessa cosa. Come si dice – ha affermato Emiliano rivolgendosi ai rappresentanti del centrosinistra ostunese presenti in platea - “Uomo avvisato, mezzo salvato”». In platea sabato sera oltre al gruppo dirigente del Pd di Ostuni, tra cui il segretario Fabio Giorgino, il già consigliere regionale Giovanni Epifani, gli ex consiglieri comunali Angelo Pomes ed Angelo Brescia (che ha promosso l’evento), anche il presidente della provincia di Brindisi Tony Matarrelli, l’ex senatore Salvatore Tomaselli e Gianfranco Coppola sindaco di Ostuni dal giugno del 2014 al febbraio del 2019, con il sostegno per parte del mandato dello stesso Partito democratico.

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