Nuovo Ostello della gioventù, via al bando per la gestione: tre milioni di euro per dieci anni

L'Ostello della gioventù
L'Ostello della gioventù
di Francesco TRINCHERA
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Venerdì 24 Marzo 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17:27

Il Comune di Brindisi alla ricerca di un gestore per l’Ostello della gioventù. Con una determina dirigenziale, infatti, è stato approvato il capitolato speciale d’appalto per questo servizio, all’interno del bene che è stato restaurato negli scorsi mesi dopo anni di abbandono: la durata della gestione è di 10 anni, con possibile proroga non superiore a 12 mesi. Per un costo a base d’asta di tre milioni di euro.

I dettagli del bando

“L’amministrazione contraente – è specificato inoltre nel documento - si riserva la facoltà di richiedere l’attivazione del servizio in concessione anche in pendenza di formale stipula del contratto”. L’offerta sarà aggiudicata a chi presenterà quella che è definita come “l’offerta economicamente migliore”, che tiene conto di del fattore economico e quello gestionale.

Gli interessati, infatti, potranno inviare le proprie domande a cui la commissione esaminatrice darà un peso che per l’80 percento riguarderà la parte tecnico-qualitativa e per il restante 20 quella economica.

La valorizzazione della struttura

Va comunque specificato che il capitolato spiega che il concessionario dovrà corrispondere un canone all’amministrazione comunale, sulla base di quanto offerto in sede di gara. Per quel che riguarda, invece, quegli aspetti che concorreranno alla valutazione tecnica della proposta ci sono il progetto di sviluppo dell’attività ricettiva che si intende svolgere in termini di qualità e di grado di innovazione, incluso un piano di marketing territoriale per la promozione dell’Ostello verso camminatori e nomadismo digitale; un progetto organizzativo per la gestione dell’Ostello con personale impiegato, turnazioni, gestione dell’accoglienza, servizi accessori a disposizione degli ospiti e la presenza nel gruppo di lavoro di esperienze e professionalità legate ai cammini e al turismo lento. All’aggiudicatario, quando l’Ostello diventerà operativo, spetterà “mantenere l’immobile e le relative dotazioni in perfetto stato, così come li ha ricevuti in consegna, eseguendo direttamente e a proprie spese gli interventi di manutenzione ordinaria e comunque tutte le riparazioni di modesta entità (riparazione e sostituzione di arredi, corredi e dotazioni deteriorate)”. Ed ancora: “dotarsi dei materiali di consumo necessari per i servizi di pulizia e di lavanderia”, “adempiere a tutte le prescrizioni in materia di pubblica sicurezza”, “garantire la partecipazione alla rete Pop – Pubblici ostelli di Puglia e diffusione di ogni notizia utile sulle possibilità di soggiorno presso gli stessi ostelli” e quindi “allestire all’interno dell’ostello apposito spazio per il materiale turistico promozionale del territorio e anche quello fornito dal Comune da altri enti a ciò preposti”.

Le caratteristiche ed i numeri dell'Ostello

Secondo quanto specificato dal bando, la struttura dell’Ostello si articola in circa 700 metri quadrati e può ospitare sino ad un massimo di 30 viaggiatori. Lo stabile è stato realizzato negli anni 60 e nel corso dei decenni si è prima imposto come una sorta di punto di riferimento del turismo giovane. Poi nel 2014 la struttura aveva cessato la sua attività ricettiva e senza avere una forma di gestione, l’edificio è stato abbandonato, subendo ad un processo di deterioramento. Due anni dopo (quindi nel 2016) è stato avviato un processo per la cessione del bene, a titolo gratuito, tra la Regione ed il Comune, perfezionato nel 2018, a cui ha fatto seguito il progetto “The Rout_Net-Thematic routes and networks”, progetto che a livello pugliese, oltre a Brindisi, vede la partecipazione dei Comuni di Monte Sant’Angelo, Ruvo di Puglia, Putignano, Minervino ed Otranto, oltre alla provincia di Barletta – Andria – Trani. Tutti questi enti locali metteranno a sistema alcuni dei loro beni per creare una sorta di “network” di ostelli posizionati sul percorso della via Francigena. L’intervento si avvale dei fondi del programma Interreg Grecia Italia 2014-2020. 

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