Niente farmaco chemioterapico
Ma Emiliano risolve via Twitter

L'ospedale Perrino
L'ospedale Perrino
di Maurizio DISTANTE
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Martedì 7 Agosto 2018, 03:23
BRINDISI - Capita, non troppo spesso a dire il vero, che i social network risolvano dei problemi pratici e anche bisognosi di una celere risposta. È quello che è successo ieri, quando sulla bacheca Twitter del presidente della Regione Michele Emiliano è comparso il tweet di un utente del sistema sanitario brindisino che lamentava l’assenza di un farmaco chemioterapico nelle scorte delle farmacie dell’ospedale Antonio Perrino e in quelle dell’ex presidio Antonino Di Summa.

«Presidente – si legge nel messaggio telematico - lo sa che alle farmacie dell’ospedale Perrino e del Di Summa non hanno un farmaco chemioterapico? Sì, proprio così. Sabato chiusi. Oggi aperti e sprovvisti. Forse, sì, hanno detto forse, mercoledì. Questa è la Regione Puglia?». Il numero uno della Regione non ha perso tempo: ha fornito al cittadino il suo numero di telefono, pubblicato in risposta al primo tweet sullo stesso social network, e ha invitato l’uomo a fare altrettanto per aprire un canale di comunicazione utile alla soluzione del problema.

Detto, fatto: Emiliano ha contattato il direttore generale dell’Asl, Giuseppe Pasqualone, che ha allertato a sua volta Elisabetta Esposito, direttore dell’area gestione patrimonio dell’Asl, responsabile anche dell’approvvigionamento di questo tipo di farmaci e di altri di diversa natura. «La dottoressa Esposito, che conosce le procedure da seguire in questi casi, si è immediatamente messa in contatto - ha spiegato il numero uno di via Napoli – con la famiglia. I farmaci chemioterapici sono medicinali che hanno un costo elevatissimo: non si possono tenere magazzini pieni per milioni di euro e poi buttarli perché non più sicuri. Per questo motivo, il protocollo prevede l’ordine dei farmaci alla presentazione del piano terapeutico, ogni volta per ogni paziente. Se il piano è stato presentato sabato, con la domenica in mezzo quando le farmacie sono chiuse, bisogna aspettare la settimana successiva ma non ci sono e non ci saranno ritardi».

Già stamattina, la faccenda si dovrebbe chiudere e l’utente dovrebbe ottenere il prezioso medicinale: sarà cura della struttura aziendale seguire l’iter della consegna per evitare che si vada oltre la giornata odierna. La famiglia del paziente, contattata dalla dirigente, ha ringraziato per l’interessamento il presidente Emiliano e l’azienda in tutte le figure che sono intervenute rapidamente per la soluzione della vicenda e per il chiarimento degli step da seguire in questi casi.

Non è la prima volta che una simile situazione viene a verificarsi, tanto a Brindisi, quanto altrove: non è da escludere, a questo punto, che la cosa si ripeta, non per qualche mancanza da parte dei responsabili del servizio ma per gli inevitabili tempi tecnici da sopportare per rispettare le norme che regolano queste pratiche. Riempire i magazzini di farmaci molto costosi col rischio di doverli smaltire dopo pochi mesi non pare una via percorribile: in questo caso, però, la tempestività dell’intervento delle istituzioni, grazie all’interessamento immediatamente mostrato da Emiliano e alla reattività della risposta fornita da Pasqualone e da tutta la struttura Asl deputata al compito, una giusta rivendicazione ha trovato la via della felice soluzione senza troppi giri e resistenze.
 
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