L'avvocato per uccidere ha sparato 15 colpi: "Mi sentivo minacciato"

Lo stabile del delitto
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Venerdì 31 Marzo 2017, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 15:50

BRINDISI - Sono quindici i colpi che sono partiti dalla pistola dell'avvocato civilista Fortunato Calò, 57 anni, in carcere per l'omicidio di un suo cliente, Arnaldo Carluccio, 45 anni, di Torre Santa Susanna (Brindisi). I fatti si sono verificati a Oria (Brindisi) ieri pomeriggio. L'indagato, che si trova in carcere, ha ammesso le proprie responsabilità al fianco del suo legale Pasquale Annicchiarico, raccontando ai carabinieri di essere stato più volte minacciato dalla vittima anche in situazioni antecedenti all'incontro di ieri. La pistola usata, una calibro 9x21 era regolarmente detenuta ma l'avvocato era autorizzato, ai fini sportivi, a tenerla solo presso la sua abitazione. I fatti si sono verificati all'interno dello studio legale in cui, a quanto ricostruito, i due avevano fissato un appuntamento per discutere di una vecchia causa civile, ancora pendente dinanzi al Tribunale di Brindisi. 

I carabinieri del Nucleo investigativo di Brindisi hanno trovato sul posto 15 bossoli, l'intero munizionamento dell'arma, che è stata consegnata loro dallo stesso Calò. E' stata disposta l'autopsia per verificare quanti colpi abbiano effettivamente raggiunto la vittima. 

Sarebbe in seguito a una richiesta di denaro che l'avvocato ha ucciso un suo cliente. A quanto riferito da Calò agli investigatori la vittima gli avrebbe chiesto un anticipo di 10mila euro su un risarcimento del danno per un sinistro stradale che entrambi attendevano dal Tribunale di Brindisi. L'udienza è fissata per il 27 aprile, dinanzi al giudice civile. L'esito non era ancora stato stabilito. Calò ha anche riferito agli investigatori di aver ricevuto in precedenza delle minacce. Ha dichiarato che nel precedente incontro Carluccio era armato. Ha quindi spiegato di aver preso la pistola che deteneva a casa, prima di giungere all'appuntamento presso il suo studio legale, per difesa personale. Ha specificato ai carabinieri e al pm Raffaele Casto di temere per la propria incolumità e per quella dei suoi familiari.
L'interrogatorio di convalida dell'arresto è previsto per la prossima settimana. 

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