Né italiano né filosofia: all'Alberghiero la prova orale si fa in cucina

La prova orale all'Alberghiero di Brindisi
La prova orale all'Alberghiero di Brindisi
di Vincenzo MAGGIORE
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Venerdì 6 Luglio 2018, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 12:00
L’ultima fase degli esami di Stato, attualmente in corso, coincide con la prova orale. Spauracchio per tutti gli studenti, è il passo decisivo verso la Maturità e la chiusura definitiva del ciclo scolastico. Presso l’Istituto Alberghiero “Pertini” di Brindisi quest’ultima fase di verifica presenta una particolarità unica: i candidati associano al proprio percorso di studi, comunemente racchiuso in una tesina, una ricetta di cucina. Ovviamente, non si tratta esclusivamente di una esposizione teorica. Infatti, dopo l’interrogazione, ogni maturando è chiamato a presentare una pietanza preparata in autonomia e a proporla ai docenti esaminatori. Un vero e proprio momento di degustazione che, in alcuni casi, può stemperare non di poco la tensione per l’esame.
«L’aspetto più interessante è l’abbinamento di un determinato piatto a un contesto storico, culturale e economico – spiega il presidente di commissione Michele Amati, docente dell’istituto “Pantanelli – Monnet” di Ostuni che in questi giorni è impegnato a Brindisi – come commissari esterni, abbiamo fondamentalmente un ruolo di controllo degli atti formali. Non è mai facile comprendere a pieno in un tempo ridotto il grado di preparazione raggiunto dai candidati dopo cinque anni di studio, ma possiamo dire che all’Alberghiero “Pertini” tutto procede nel migliore dei modi. Non si può prescindere dal rispetto dell’Esame di Stato che è a tutti gli effetti un Atto Costituzionale, oltre che un passaggio fondamentale nella vita di ogni ragazzo».
Dai classici tarallucci e vino alla pizza margherita, dagli amaretti agli “incartiddati” al pepe: sono queste le pietanze presentate durante gli orali tenutisi nella mattinata di ieri. Ogni ricetta raccoglie una serie di aneddoti facilmente  ricollegabili alle altre materie. In questo modo, le proposte culinarie dei candidati diventano il fulcro intorno al quale vengono collocate le conoscenze acquisite in Italiano, Matematica, lingue straniere e non solo. Le scuole di pensiero del passato, i movimenti che hanno segnato l’umanità, gli eventi storici, nonché gli aspetti amministrativi, si associano alla cucina in maniera inedita. Nei prossimi giorni, un particolare bollito di carne di vitello sarà il punto di partenza per affrontare il Futurismo, mentre la cucina siciliana farà da apripista all’analisi dell’opera di Luigi Pirandello.
«Dopo il biennio, i ragazzi possono scegliere un indirizzo in cui specializzarsi – aggiunge il professore Pasquale Monopoli – Enogastronomia, Sala e Vendita, Accoglienza turistica e Pasticceria sono le opzioni per gli studenti. A prescindere da tutto, l’Esame di Stato è il giusto coronamento di un percorso fatto sì di teoria, ma soprattutto di tanta pratica».
«L’obiettivo del “Pertini” di Brindisi, vera eccellenza del territorio, è di proiettare fin da subito gli studenti nel proprio futuro lavorativo – conclude il docente Luigi Colucci – l’alternanza scuola-lavoro, novità per la maggior parte degli istituti scolastici, rappresenta per noi una prassi consolidata da anni. Ciò che ci rende più orgogliosi è essere un punto di riferimento anche per i ragazzi delle province di Lecce e Taranto che si iscrivono a Brindisi attirati dalle possibilità e dal prestigio del nostro alberghiero».
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