Sicurezza sul lavoro, a Brindisi un patto Ance-sindacati dopo la tragedia di Mesagne

Sicurezza sul lavoro, a Brindisi un patto Ance-sindacati dopo la tragedia di Mesagne
di Francesco TRINCHERA
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Domenica 3 Ottobre 2021, 05:00

L’associazione dei costruttori ed i sindacati di categoria stringono un patto mirato alla formazione continua per garantire la sicurezza sul lavoro. Dopo la tragedia accaduta a Mesagne, in provincia di Brindisi, nei giorni scorsi, in cui ha purtroppo perso la vita un operaio edile, Ance, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil in occasione dell’incontro tra le parti sociali hanno siglato un’intesa per arrivare ad una maggiore formazione dei lavoratori del settore, che non sia soltanto quella di ingresso al cantiere. La riunione, in particolare aveva come obiettivo “quello di avviare – ricorda una nota di Ance - una ricognizione sullo stato degli enti bilaterali della provincia di Brindisi e programmare una specifica strategia di azione degli stessi”. Il contesto in cui si è siglata questa intesa è quello di un settore edile che “come noto, ha pagato più di tutti la crisi economica, ulteriormente aggravata dalla pandemia da Covid-19, ma attualmente sembrano esserci ottime prospettive di crescita”.

La sicurezza dei lavoratori

In considerazione di queste premesse, le parti in causa hanno ritenuto fondamentale la messa a punto di uno specifico programma “per garantire sempre migliori servizi ai lavoratori e alle imprese iscritte alla Cassa Edile”. Il nuovo numero uno dell’associazione dei costruttori, Angelo Contessa, più nel dettaglio ha voluto evidenziare che gli stessi enti bilaterali, visto come il vero “braccio armato” del sistema, “debbano essere al fianco delle aziende e di tutti i lavoratori nel contrasto all’illegalità”. Al centro della critica di Contessa, in particolare, ci sono fenomeni come il lavoro nero e il dumping contrattuale, i quali “non fanno che acuire il problema della mancanza di sicurezza delle risorse umane e di tutela delle imprese sane”. L’analisi del presidente di 
Ance è andata poi a quanto espresso all’interno del capitolo dedicato al settore edile come integrazione del Protocollo d’intesa unitario sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, attualmente in fase di discussione: il documento è stato inviato in Prefettura.

In quell’occasione, è ricordato, l’associazione dei costruttori “ha proposto di implementare un apposito scambio di informazioni circa il rilascio dei titoli abilitativi (compresa l’edilizia libera)”, a cui allegare il Durc (Dichiarazione unica di regolarità contributiva) e la dichiarazione dell’organico medio annuo.

I soggetti coinvolti

In questo particolare percorso, Contessa continua a vedere negli enti bilaterali quei soggetti che avrebbero un ruolo fondamentale per raccogliere i dati necessari “che saranno poi riportati periodicamente alla Prefettura per consentire la verifica di eventuali anomalie sull’ apertura dei cantieri, relativamente a contratto di categoria applicato, congruità della manodopera e regolarità contributiva”. I sottoscrittori dell’accordo, quindi, hanno condiviso la necessità di programmare, in relazione a quello che chiede il mercato, dei corsi di formazione di base, ritenendo che la formazione “non debba essere fine a sé stessa, ma utile per incrociare realmente domanda e offerta”.

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