Sileri e il Covid a Brindisi: «Medicina territoriale e vaccini per uscire dal tunnel»

Sileri e il Covid a Brindisi: «Medicina territoriale e vaccini per uscire dal tunnel»
di Roberta GRASSI
3 Minuti di Lettura
Martedì 14 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:46

BRINDISI - La medicina territoriale, che sarà sostenuta dal Pnrr, e i vaccini potranno garantire l’uscita dal tunnel. Si è parlato di strategie a lungo e a breve termine, in ottica “covid”, nel corso dell’incontro di ieri mattina a Mesagne intitolato “Salute pubblica post Covid: le nuove forme e le buone pratiche di assistenza territoriale e il ruolo del Pnrr” a cui ha partecipato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Dal summit sono giunte rassicurazioni. L’ipotesi di un Natale e Capodanno liberi, condizionato però alla prosecuzione della campagna vaccinale. «Questo – ha detto – farà la vera differenza e ci metterà in sicurezza per un’eventuale futura ondata legata alla variante Omicron».
Niente da temere neppure qualora qualche regione dovesse passare in giallo: «Non cambierà molto. Grazie al green pass rafforzato si potrà continuare a fare più o meno quello che si fa oggi. Fra il giallo e il bianco non cambierà molto». 
Quanto alle cure, ai rimedi, sarà necessario delocalizzare il più possibile per ottenere maggiore efficacia, non solo per il contrasto alla diffusione del virus, ma per una tutela più generale della salute di tutti: «Con il Pnrr – ha spiegato Sileri - avremo una riformulazione della medicina del territorio con un’assistenza che sarà quanto più capillare possibile, potenziando quanto già c’è e creando delle nuove strutture che consentiranno la presa in carico prevalentemente di quei pazienti che andando avanti con gli anni hanno bisogno di un’assistenza a casa. Significa creare quel filtro fra la casa del paziente e l’ospedale. Significa fare rete, fare sistema, significa avere i pronto soccorso liberi, posti letto disponibili, significa andare avanti con quelle che sono le normali attività degli ospedali». 
Sileri ha anche parlato di no-vax e delle minacce che da alcuni ambienti sono giunte al governo: «Appartengono – ha specificato – solo a una piccola parte.

Non confondiamo i no-vax e le loro teorie con coloro che hanno solo paura della vaccinazione e che sono solo persone che vogliono dati più certi e sicuri». 

Il confronto

L’iniziativa di Mesagne è stata organizzata dall’onorevole Giovanni Luca Aresta (pentastellato), in collaborazione col presidente della commissione Sanità della Regione Puglia, il consigliere regionale Mauro Vizzino. Presenti alcuni sindaci, i rappresentanti del Cda del consorzio Ats Br/4 e le autorità sanitarie locali. Anche Aresta ha sottolineato l’importanza del concetto di prossimità in tema di politiche della salute: «La sola – ha dichiarato - in grado di rispondere a monte ad epidemie come quella da Covid-19. Una sanità decentrata, di comunità, capace di non lasciare soli i soggetti più deboli e che punti ad una forte opera di prevenzione delle malattie. Una scelta politica di inversione di tendenza se non addirittura di rottura con le politiche di taglio alla sanità pubblica che, anche nella nostra Regione, hanno contraddistinto le politiche sulla salute». 
Un riferimento, infine, all’ospedale locale: «Il San Camillo de Lellis – ha dichiarato – è ora un riferimento ospedaliero. Abbiamo messo in campo diverse iniziative che si muovono tutte nella stessa direzione: far si che il nostro territorio abbia un sistema sanitario pubblico adeguato e in grado di tutelare il diritto alla salute di tutta la nostra comunità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA