Brindisi, la crisi del lavoro terreno di scontro: Brigante zittita, bufera sulla Uil

Brindisi, la crisi del lavoro terreno di scontro: Brigante zittita, bufera sulla Uil
di Lucia PEZZUTO
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Martedì 8 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:51

Dal sit-in unitario allo scontro frontale. E al centro delle tensioni l’accoglienza riservata sabato scorso dai vertici provinciali della Uil alla vice sindaca di Brindisi, Tiziana Brigante, attaccata durante la manifestazione in sostegno dei metalmeccanici. A margine dell’episodio, la polemica: Fiom Cgil si dissocia da quanto accaduto. E Brindisi Bene Comune condanna la Uil.

Lo scontro

La lite dunque, durante la manifestazione organizzata dalle segreterie territoriali di Fiom-Cigl, Fim-Cisl e Uilm a favore dei lavoratori del comparto metalmeccanico licenziati nelle ultime settimane. A fronte dell’intervento della vice sindaca di Brindisi, Tiziana Brigante, che esprimeva solidarietà e vicinanza ai cassaintegrati e agli operai licenziati, annunciando, per l’altro, l’intenzione dell’amministrazione ad aprire un tavolo di crisi, il segretario generale della Uil, Antonio Licchello, avrebbe attaccato verbalmente l’amministratore comunale, addossando alla giunta Rossi buona parte delle responsabilità sull’attuale stato di crisi dell’industria sul territorio. Da qui la dura reazione di Brindisi Bene Comune che in una nota aggiunge benzina sul fuoco: “Non sarà certamente la viltà del segretario della Uil Licchello ad offuscare le sacrosante ragioni della manifestazione di sabato a sostegno dei lavoratori del comparto metalmeccanico. L’aggressione verbale nei confronti della vice sindaca Tiziana Brigante palesa il goffo tentativo di Licchello di far ricadere sulla nostra amministrazione le responsabilità della crisi del comparto metalmeccanico e più in generale del sistema industriale brindisino. Se a quella manifestazione la presenza dei lavoratori era ridotta a poche decine di unità (su un comparto che conta migliaia di addetti) e se nemmeno tutti gli 81 ex Gse licenziati nei giorni scorsi hanno ritenuto di prendere parte è evidentemente per le responsabilità pesantissime proprio di quella parte di mondo sindacale che Licchello incarna con la sua pluridecennale storia: è quello degli accordi bidone di comparto, quello deferente con il padrone che a sua volta concede l’assunzione di personale, sempre precario e alla catena e quello che fa in modo che in azienda, così come nel territorio, non ci sia conflittualità o scioperi”.

Le accuse al sindacato

Brindisi Bene Comune sostiene, inoltre che Licchello (e lo stesso sindacato) “si sia defilato” dinnanzi ai problemi dei lavoratori tanto di Tecnomessapia, quanto del gruppo Dema ma anche della Dcm (ex Gse), Progetti Speciali fino alla Leucci Costruzioni. “Oggi Licchello, giustamente abbandonato da quelli che gli pagano lo stipendio attraverso la trattenuta sul salario, prova a raccontare la barzelletta che tre anni di amministrazione Rossi rappresentano la causa di tutti i mali ma la risposta è in quella piazza semivuota proprio per le colpe di Licchello”, ha sottolineato Bbc. “Siamo vicini alla parte sana del sindacato, quella capace di mettere insieme tutte le vertenze del lavoro ed aprire una nuova stagione di lotte per la riconquista di tutti quei diritti che in questi anni si sono persi”, conclude la nota.

Anche la Cgil contro la Uil

Dal canto suo anche la Fiom Cgil condanna l’atteggiamento del segretario della Uil di Brindisi e si dissocia dall’attacco all’amministrazione comunale. “La Fiom Cgil di Brindisi, già nel corso della manifestazione unitaria contro i licenziamenti dei lavoratori del settore aerospaziale tenutasi venerdì sera sotto la scalinata Virgilio- dice il sindacato - si era dissociata dall’atteggiamento irrispettoso tenuto da una sigla sindacale nei riguardi della vicesindaco della città.

Il segretario generale della Fiom Cgil Brindisi Angelo Leo, ha preso le distanze immediatamente dal tentativo di interrompere l’intervento di solidarietà ai lavoratori licenziati della dottoressa Tiziana Brigante. Per la Fiom il sindacato ed i lavoratori hanno tutto l’interesse a coinvolgere le istituzioni territoriali, regionali, ed in particolare lo stesso governo nazionale per riaprire un tavolo di crisi su Brindisi. Il sindaco Riccardo Rossi, tra l’altro aveva già annunciato i suoi passi pubblicamente nei confronti del ministro del lavoro Orlando”.

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