Vertenza ex Dcm Brindisi, un emendamento potrebbe salvare i posti di lavoro

Vertenza ex Dcm Brindisi, un emendamento potrebbe salvare i posti di lavoro
di Francesco TRINCHERA
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Martedì 15 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:59

La ricerca di una soluzione, anche temporanea, per i problemi occupazionali degli 81 dipendenti ex Dcm passa anche dalle istituzioni centrali italiane. Ieri, infatti, il parlamentare di Forza Italia Mauro D’Attis ha annunciato di aver presentato, in questo senso, un emendamento al decreto “Milleproroghe” attualmente discusso nella commissioni riunite “Bilancio ed Affari costituzionali” e che nelle intenzioni del segretario regionale degli azzurri può essere anche propedeutico alla proroga “dell’integrazione salariale straordinaria per cessata attività agli ex lavoratori Dcm di Brindisi su successiva richiesta dell’azienda”.

La crisi e la possibile soluzione

In particolare, nell’arcipelago della ex Gse, sono 81 i licenziamenti avviati per la Dcm, 42 alla Cmc di Carovigno, 108 alla Dar (Gruppo Dema). Nel testo, infatti, si dice che “l’integrazione salariale straordinaria per cessata attività, avente scadenza nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022”, concessa sulla base della normativa vigente potrà essere prorogata «su richiesta dell’azienda beneficiaria, per un massimo di dodici mesi”, a condizione che “le attività necessarie al processo di cessazione dell’attività aziendale avviata e/o alla salvaguardia dell’occupazione abbiano incontrato fasi di particolare complessità». Anche per questo, successivamente si fa riferimento alla richiesta per «la stipula di un ulteriore, specifico, accordo in sede di Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con la partecipazione del Ministero dello Sviluppo economico e della regione interessata». 

L'appello al prefetto

Di pari passo con l’emendamento va anche una lettera indirizzata da D’Attis al prefetto Carolina Bellantoni, con la quale l’esponente azzurro richiama quanto contenuto nella propria proposta, sottolineando che «la norma contenuta nell’emendamento comprenderebbe così anche il caso della crisi che riguarda i lavoratori ex-Dcm di Brindisi» (al momento al centro di una complessa vertenza), permettendo in questo modo che, una volta approvata ed attivata dalla stessa azienda coinvolta, si possa assicurare «un altro anno di integrazione salariale straordinaria». Rivolgendo un appello generale affinchè ogni soggetto faccia la propria parte per far fronte a questa emergenza occupazionale, D’Attis in virtù del ruolo «di rappresentante generale del governo in provincia di Brindisi», chiede a Bellantoni «di intervenire a stretto giro sui Ministeri interessati (Lavoro e Economia)», per rendere noto anche attraverso la relazione dello stesso prefetto, «la necessità che tale emendamento sia sostenuto soprattutto dal Governo». In questo senso, D’Attis ha fatto sapere che ha intenzione, «salvo impegni d’aula» a partecipare alla riunione che il prefetto ha convocato sul tema con le parti interessate e che è prevista per lunedì prossimo. 
«Credo che l’approvazione dell’emendamento segnalato – ha concluso quindi il deputato nella sua missiva - sarebbe un contributo positivo a quella riunione».

Più in generale, come detto, l’appello che l’ex vicesindaco brindisino rivolge è a più ampio spettro, richiamando la propria intenzione di sollecitare «tutti gli altri che possono fare qualcosa, a cominciare dal sindaco di Brindisi e da tutti coloro che hanno detto di aver scritto al ministro Orlando (il titolare del Dicastero del lavoro, ndr) in questi giorni». Questo perché, ha rimarcato ancora il parlamentare brindisino, «l’emendamento non può aspettare i tempi di visite o incontri ma ha bisogno di un sì da parte del ministro del Lavoro per essere approvato dalle Commissioni riunite Bilancio e Affari Costituzionali».

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