Cis, un polo di zoologia marina nell'ex sede della Forestale a Brindisi

Il sindaco Riccardo Rossi in videoconferenza con il ministro per il Sud Mara Carfagna
Il sindaco Riccardo Rossi in videoconferenza con il ministro per il Sud Mara Carfagna
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Mercoledì 16 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 15:03

Un nuovo progetto si aggiunge al “portfolio” degli interventi che il Comune intende candidare al Contratto istituzionale di sviluppo per Brindisi, Lecce e la costa adriatica. Procede il lavoro dell’amministrazione comunale in vista della scadenza, fissata dal ministro per il Sud Mara Carfagna al 10 marzo prossimo, dei termini per la presentazione delle schede progettuali da candidare nell’ambito del Cis. Dopo l’accordo con Stazione zoologica Anton Dohrn e Università del Salento per la realizzazione, a Brindisi, di un laboratorio di ricerca sulla zoologia marina, ieri mattina si è svolto un sopralluogo all’interno del comprensorio dell’ex collegio navale “Tommaseo”. In particolare, ad ospitare il laboratorio dovrebbe essere la ex sede della Forestale, proprio accanto al collegio navale, affacciata sullo stesso giardino storico e sullo stesso tratto di porto interno. Del resto, negli accordi si chiarisce che tra le caratteristiche della sede del nuovo laboratorio di zoologia marina debba esserci un approdo per imbarcazioni.

Il sindaco: «Ricadute occupazionali»

«Vogliamo - spiega il sindaco Riccardo Rossi - candidare al Cis la ristrutturazione della ex Forestale, che potrebbe diventare veramente un luogo strategico, considerata tra l’altro la vicinanza di riserve come quelle di Torre Guaceto e Porto Cesareo e poi con tutti i controlli e le attività che sul tema della biologia marina si possono realizzare qui. Questo avrebbe anche ricadute occupazionali in termini di ricercatori, studenti, dottorandi. Potrebbe davvero diventare un centro molto importante e attrattivo e ci sembra una iniziativa che si innesta bene in quel quadro di sviluppo dell’università e dell’economia della conoscenza, completando la visione del progetto Pinqua (la sede dell’università in centro) e di quello relativo agli ecosistemi dell’innovazione in Cittadella della ricerca».
Un progetto aggiuntivo che è in linea anche con quelle che sono le idee dell’amministrazione riguardo al recupero dell’ex collegio navale. Gli spazi da recuperare, infatti, saranno destinati principalmente alla formazione legata al mare. Non a caso, nei giorni scorsi ci sono stati diversi contatti con il presidente del Distretto produttivo della nautica da diporto della Puglia Giuseppe Danese.

Tra le idee di recupero e valorizzazione, infatti, c’è anche quella di mettere a disposizione spazi per una sede ed aule didattiche proprio al servizio del Distretto della nautica. Ma questa è solo una parte delle attività che si svolgeranno all’interno del “Tommaseo”, che ospiterà anche una foresteria ad uso sia del Distretto stesso che del laboratorio di biologia marina, potendo ospitare ricercatori, docenti universitari e relatori di congressi scientifici, di divulgazione e di formazione. Insomma, dopo decenni l’ex collegio navale potrebbe tornare a svolgere quel ruolo di faro della cultura del mare perduto da troppo tempo. In aggiunta, per stare al passo coi tempi, si sta immaginando la possibilità di mettere a disposizione spazi per attività produttive legate al mare: un modo per passare dalla speculazione scientifica all’applicazione pratica.

L'isola di Sant'Andrea

L’altro progetto da candidare al Cis, del quale si è discusso pure in conferenza dei capigruppo, è quello relativo all’isola di Sant’Andrea. «C’è stato - riferisce al riguardo il sindaco - un sopralluogo da parte dell’assessore Taveri (delegata al Turismo ed al Marketing territoriale, ndr) con i tecnici per verificare spazi e cubature da dedicare alla valorizzazione del Castello Alfonsino». L’idea è quella di creare un vero e proprio polo attrattivo «con spazi ricettivi ma anche ristoranti ed altre attività connesse. Gli spazi si prestano bene ed i volumi ci sono». Ora, dunque, non resta che passare ad una progettazione più di dettaglio, affrontando anche la questione della competenza delle aree che, spiega Rossi, «attualmente sono in gestione all’Autorità di sistema portuale. Per questo stiamo ragionando anche con loro».
Infine, il progetto per il contrasto dell’erosione costiera sul litorale nord, redatto qualche tempo fa dal docente dell’Università del Salento Roberto Tomasicchio. Un progetto che andrà integrato con tutti gli altri interventi ritenuti necessari dall’amministrazione per la valorizzazione della costa, a partire dall’arretramento della litoranea, la trasformazione in viabilità dolce dell’attuale strada e la realizzazione di parcheggi al servizio delle spiagge.

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