Brindisi, un "incubatore" di start up dell'aerospazio nella Cittadella della Ricerca

Brindisi, un "incubatore" di start up dell'aerospazio nella Cittadella della Ricerca
di Francesco TRINCHERA
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Giovedì 14 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:20

Accordo tra Provincia di Brindisi e Distretto tecnologico dell’aerospazio per poter utilizzare gli spazi della Cittadella della Ricerca. L’ente di via Annibale De Leo, infatti, con una determina dirigenziale ha sancito i termini dell’intesa tra le due parti, anche per sostenere uno dei settori più importanti dell’economia del territorio e che il Distretto userà per portare avanti il progetto chiamato “Incubator”, ovvero un incubatore per start up da finanziare attraverso un bando dell’Esa (l’Agenzia spaziale europea). All’interno del contratto si spiega che il Dta aveva chiesto in comodato («previa ristrutturazione a propria spese e cura») alcuni degli spazi del comprensorio nei pressi della Statale 7 (parte dell’edificio 8, per un totale di poco meno di 650 metri quadri). La concessione, sempre da quanto si evince dal documento, avrà una validità di 10 anni, rinnovabili di altri dieci nel caso in cui il Distretto lo faccia presente entro 180 giorni dalla scadenza contrattuale (ferma restando, ovviamente, l’autorizzazione da parte della Provincia stessa). L’immobile, è ricordato, necessita di alcuni lavori, che (è specificato) saranno eseguiti dal comodatario stesso (a cui spetteranno altre spese come, ad esempio, quelle relative alle utenze).

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Il progetto

La richiesta del Dta si pone in un contesto ben preciso, inquadrato anche attraverso la volontà della Regione (che ha competenza in materia) di «avviare un percorso di valorizzazione funzionale della Cittadella della Ricerca di Brindisi, al fine di dar vita ad un polo d’interesse regionale nel campo della ricerca e dell’innovazione». Quest’ultimo rappresenterebbe una sorta di chiave di volta «in grado di favorire la transizione della Regione Puglia verso un’economia green e, al contempo, rilanciare l’economia del territorio creando nuove opportunità occupazionali e potenziando l’attrattività per ricercatori di tutto il mondo». Anche sulla base di queste premesse, il presidente della Provincia Toni Matarrelli si dice soddisfatto dell’accordo raggiunto: «Il Distretto – ha sottolineato – svolge un’attività proficua sul territorio regionale ed anche per lo sviluppo del settore abbiamo ritenuto che locali ed immobili inutilizzati potessero essere utilizzati per implementare e sostenere il lavoro che si fa sul territorio». Un accordo, ha specificato ancora il numero uno dell’ente di via Annibale De Leo, che potrebbe idealmente aprire la strada ad altri che siano capaci di dare valore aggiunto al comprensorio: «Sarà ovvio – ha aggiunto – che nel momento in cui dovessero arrivare richieste analoghe, di livello, qualificate, valuteremo di dare ulteriori spazi ad oggi inutilizzati». Il tutto per «rimettere a nuovo» gli spazi stessi e «ridare vita alla Cittadella in un’ottica di sviluppo e ricerca».
L’auspicio di Matarelli è anche che il settore dell’aerospazio, che sta vivendo un momento di particolare difficoltà, possa invertire la rotta e ritrovare lo spazio che si era conquistato negli scorsi anni: «Anche per questo – ha chiosato - a maggior ragione, le istituzioni hanno il dovere di sostenere le iniziative a livello qualificato come per il Distretto, che generalmente produce risultati tangibili».

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